Il procedimento per calcolare l’Imu, la nuova imposta sugli immobili, parte dal valore della rendita catastale dell’abitazione. Lo si può trovare indicato nel rogito notarile per l’acquisto o nei documenti del Catasto (è indicato anche nel 730 o in Unico). Nel caso sia ancora espresso in lire occorrerà dividere per 1.936,27 per trasformare il valore in euro. Il secondo passaggio prevede di rivalutare quel valore del 5% (nel caso si prenda la cifra indicata in Unico, questa dovrebbe già essere stata rivalutata). Il terzo passaggio è quello di moltiplicare per il coefficiente 160, valido per i fabbricati della classe A (praticamente tutte le abitazioni). Al valore così ottenuto – quarto passaggio – si applica l’aliquota base dello 0,4% per la prima casa di residenza. Il risultato dell’operazione rappresenta l’imposta lorda. Il quinto passaggio è quindi quello di sottrarre dalla cifra lorda la detrazione spettante per la prima casa pari per tutti a 200 euro. Per chi ha figli minori di 26 anni, conviventi nella stessa abitazione, è possibile detrarre altri 50 euro per ogni figlio fino a un massimo di 400 euro. Si è così ottenuta l’imposta netta da pagare, da dividere, settimo e ultimo passaggio, in 2 o 3 rate a seconda di quale dilazione si intende scegliere. Le date fissate per il pagamento sono: il 16 giugno 2012, il 16 settembre 2012 e conguaglio finale il 16 dicembre 2012. A dicembre, infatti, occorrerà verificare se il proprio comune ha deliberato un aumento (o una riduzione) dell’aliquota base (di più o meno lo 0,2%) e in quel caso maggiorare (o ridurre) l’ultima tranche di pagamento della differenza. Se l’Imu viene pagata per una seconda casa, invece, il calcolo andrà compiuto con una aliquota base dello 0,76% e non sarà possibile operare detrazioni dalla imposta lorda. Il pagamento sarà in sole due rate: 16 giugno 2012 e 16 dicembre 2012.