Coronavirus. Immigrati, i permessi di soggiorno al tempo dell'emergenza
Immigrati in fila alla Questura di Milano per il rinnovo del permesso di soggiorno, in un'immagine d'archivio
"I permessi di soggiorno al tempo dell'emergenza". È il titolo di un'ampia e approfondita scheda sulle norme introdotte per l'emergenza coronavirus che riguardano gli immigrati. Soprattutto per i permessi di soggiorno. L'ha realizzata la Caritas diocesana di Roma che l'ha distribuita ai centri d'ascolto di tutte le Caritas italiane, per poter aiutare gli immigrati a orientarsi nelle nuove regolamentazioni. Uno strumento prezioso. Infatti, come si legge proprio all'inizio, "all'interno dei decreti che si sono susseguiti in questo periodo di emergenza, alcune disposizioni fanno riferimento ai permessi di soggiorno. È quindi importante analizzare le norme per cercare di orientarci e soprattutto capire come orientare le persone in relazione al destino del loro permesso di soggiorno". Anche perchè molte di queste norme favoriscono gli immigrati, soprattutto per evitare che debbano rivolgersi agli uffici proprio in questo periodo di "tutti a casa". Evitando file e assembramenti. E anche perché, proprio per questo, molti uffici sono stati chiusi. A questa prima scheda ne seguirà un'altra, più semplice e in varie lingue, destinata proprio agli immigrati. Pubblichiamo i nove punti che spiegano cosa comportano le nuove norme per le persone straniere.
1) Persone con Permesso di soggiorno in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile
I permessi di soggiorno sono prorogati per legge fino al 15 giugno e si può chiedere il rinnovo senza conseguenze dopo quella data. È possibile tranquillizzare le persone sul fatto che non è necessario rischiare uscendo per recarsi in Posta o alla Questura perché la norma attualmente in vigore estende di molto la durata. Il rinnovo dovrà essere richiesto a partire dal 16 giugno.
2) Persone con Permesso di soggiorno scaduto prima del 31 gennaio 2020 e per il quale è stato chiesto il rinnovo
Attualmente i termini per l'Amministrazione per qualsiasi decisione sono sospesi fino al 15 aprile (termine che potrebbe essere prorogato) quindi, anche se per Circolare del Ministero le Questure al momento sono chiuse solo fino al 31 marzo, è importante informare le persone che fino al 15 aprile è assolutamente inutile recarsi in Questura perché la Questura non procederà ad alcun rinnovo. È importante ricordare che il cittadino straniero in attesa del rilascio o del rinnovo del permesso in possesso dalla ricevuta di richiesta è a tutti gli effetti regolare e gode di tutti i diritti connessi. Se le persone avevano appuntamenti in Questura in questo periodo e fino al 15 aprile l'appuntamento deve ritenersi rinviato a data successiva.
3) Persone con Permesso di soggiorno scaduto prima del 31 gennaio e non rinnovato
Le norme non specificano nulla. Ricordiamo però che per il Testo Unico in materia di immigrazione nessuno è espellibile prima che sia decorso il termine di 60 giorni dalla scadenza del permesso. Tuttavia ove possibile è bene provvedere successivamente al 15 aprile a richiedere il rinnovo e/o a manifestare la volontà di richiederlo.
4) Persone che devono inoltrare domanda di protezione internazionale
Come chiarito anche dalla circolare, le Questure anche in questo periodo di assoluta emergenza rimangono aperte per la manifestazione della volontà di protezione internazionale. L'esercizio del diritto a chiedere protezione è un diritto fondamentale da cui discende la possibilità di accedere al godimento di molti altri diritti ed è per questa ragione che non può essere limitato.
5) Persone che abbiano già fatto domanda di protezione internazionale e siano richiedenti
Al momento è sospeso l'espletamento di ogni audizione in sede di Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. In caso di richiedenti che avevano l'audizione fissata in questo periodo è importante rassicurarli comunicando loro che le nuove date saranno chiaramente fissate non appena possibile.
6) Persone che ricevono un provvedimento di diniego della richiesta di protezione internazionale
I richiedenti protezione che dovessero ricevere un diniego della protezione internazionale hanno più tempo per poter fare ricorso. I termini per impugnare i provvedimenti di diniego (30 o 15 giorni a seconda dei casi) sono stati infatti sospesi dal 9 marzo al 15 aprile 2020. Quindi se ad esempio la persona ha ricevuto un provvedimento di diniego il 16 marzo, i termini per fare ricorso inizieranno il 16 aprile.
7) Persone che debbano richiedere il primo rilascio del permesso dopo ingresso regolare
Attualmente i termini per l'Amministrazione per qualsiasi decisione e richiesta relativa al permesso di soggiorno, compresa quella relativa al rilascio del primo permesso, è sospesa fino al 15 aprile (termine che potrebbe essere prorogato) quindi, anche se per Circolare del Ministero le Questure al momento sono chiuse solo fino al 31 marzo, è importante dire che comunque fino al 15 aprile è assolutamente inutile recarsi in Questura perché la Questura probabilmente non procederà ad adottare alcuna decisione. La persona che ha fatto ingresso regolarmente sul territorio è a tutti gli effetti regolare nel soggiorno con il solo visto e, se si tratta di un ingresso per turismo, non è neppure necessario effettuare la dichiarazione di presenza poiché sarà sufficiente, fino al 15 aprile, il solo timbro sul passaporto.
8) Quali sono i diritti di chi ha il permesso di soggiorno scaduto e non può rinnovarlo?
Per effetto delle norme sopra richiamate, essendo prorogata la validità dei titoli di soggiorno, è possibile la prosecuzione o l'instaurazione dei rapporti di lavoro e va garantito il mantenimento dell'iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale con l'accesso ad ogni prestazione sanitaria connessa e alle medesime condizioni e al Registro anagrafico. Inoltre può essere instaurato validamente ogni altro rapporto privato (contatto di locazione, apertura conto corrente, iscrizione al Centro per l'impiego, ecc.). È inoltre possibile chiedere l'accesso ad ogni prestazione sociale di previdenza o sicurezza sociale introdotta dal Cura Italia e le altre già esistenti e nel frattempo maturate (Bonus bebè, maternità, reddito di cittadinanza, ecc.).
9) Persone che abbiano in corso procedure amministrative di ricongiungimento familiare
Si deve ritenere che anche questi termini sono per l'Amministrazione sospesi. È possibile, dunque, che in questo periodo le procedure subiranno ulteriori ritardi e chi aveva un appuntamento fissato in questo periodo non debba recarsi presso i competenti uffici.