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VELENI NELL'ARIA. Taranto, aumentano i ricoveri per tumore All'Ilva scoppio in un reparto sequestrato

mercoledì 3 ottobre 2012
Sembra farsi sempre più allarmante la situazione sanitaria a Taranto. I dati sui ricoveri ospedalieri per patologie oncologiche della Asl di Taranto, ancora inediti, sembrano infatti confermare un amaro e preoccupante trend: nel primo semestre 2012, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, si è infatti registrato un aumento del 50%. Non solo.
"A Taranto - spiega Moscagiuri - registriamo un'alta percentuale di patologie respiratorie, così come una più alta spesa farmaceutica rispetto alla media nazionale. Abbiamo avviato uno studio comparativo con altre Asl del Veneto, della Toscana e dell'Abruzzo, da cui avremo un quadro più completo". Dai primi dati emersi da questa indagine è risultato, ad esempio, che a Taranto il 3,3% della popolazione soffre di bpco, grave malattia respiratoria, contro l'1,8% di Verona e il 2,3% registrato nella Asl di Teramo.Intanto oggi un operaio dell'Ilva, Giuseppe Raho, 34 anni, ha subito ustioni di primo grado in seguito allo scoppio delle scorie incandescenti di un contenitore denominato "paiola", all'interno del reparto Grf (Gestione recupero ferro), uno di quelli sottoposti a sequestro dalla magistratura.