Attualità

Scarcerata. Ilaria Salis, via il braccialetto. Ora è libera di tornare in Italia

Luca Liverani venerdì 14 giugno 2024

Ilaria Salis nel balcone della casa a Budapest dove fino a stamattina era ai docimiciliari

«Facciamo i festeggiamenti del suo compleanno a casa, vado a prenderla e me la porto a casa io». Roberto Salis, il padre di Ilaria, sotto processo in Ungheria per l'accusa di avere aggredito alcuni neonazisti, commenta felice la notizia della liberazione di sua figlia, che potrà tornare in Italia dopo quasi 16 mesi di detenzione in Ungheria e festeggiare lunedì il suo 40° compleanno. «Sono molto contento - ha aggiunto - sto cercando di organizzare il rientro il più velocemente possibile. Ho lavorato in sordina ma non ci aspettavamo che venisse liberata già oggi. E invece mi ha chiamato l'avvocato Magyar per dirmi che la polizia stava andando a liberarla. E ora vado a prenderla».

A Budapest la polizia ungherese stamattina si è recata nell'appartamento in cui Ilaria Salis stava agli arresti domiciliari per toglierle il braccialetto elettronico che aveva alla caviglia e rilasciarle un documento in ungherese. La richiesta di scarcerazione era stata depositata dal suo avvocato ungherese Gyorgy Magyar subito dopo la sua elezione come eurodeputata con Avs ed è stata scarcerata dalla detenzione domiciliare. La dona può quindi ora tornare in Italia, lasciando l'appartamento dove è ospitata da una famiglia italiana dallo scorso 23 maggio.

L'eurodeputata di Avs era stata arrestata l'11 febbraio del 2023 con l'accusa di far parte di un'associazione criminale e di aver partecipato a due aggressioni nei confronti di tre militanti di estrema destra a Budapest. È rimasta in carcere per oltre 15 mesi fino a quando è stata accolta la richiesta avanzata dai suoi legali di poter scontare la misura cautelare ai domiciliari. Dopo l'elezione a Bruxelles con Avs grazie a oltre 175mila preferenze, Salis era in attesa della proclamazione e quindi dei documenti che certificassero il suo status di parlamentare europea. La sua famiglia aveva già comprato i biglietti per raggiungerla per festeggiare lunedì il suo 40° compleanno a Budapest ma ora Salis potrà festeggiarlo in Italia.

«Ho parlato diverse volte oggi con la signora Salis - ha spiegato l'ambasciatore italiiano a Budapest Manuel Jacoangeli - per congratularmi per la sua liberazione e per sistemare alcuni aspetti pratici riguardanti il suo imminente rientro in Italia. La signora Salis ha tenuto a ringraziare sentitamente l'ambasciata per il grande sostegno sempre ricevuto, a partire dal suo periodo di detenzione in carcere».

«Finalmente! Siamo felici della notizia che giunge da Budapest», commentano i deputati di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. «Ilaria Salis ora può tornare in Italia e potrà svolgere la sua nuova funzione - spiegano Bonelli e Fratonianni - a cui l'hanno indicata centinaia di migliaia di elettori. Il nostro grazie va a tutti e a tutte coloro, che come noi, in questi mesi si sono indignati e non si sono rassegnati alla terribile condizione in cui era tenuta nelle carceri di Orban. Ora potrà difendere insieme a noi i diritti civili e sociali dei più deboli. La aspettiamo».