#nonciarrendiamo. Il coronavirus e il tg del volontariato: cronache dalla zona rossa
Va in onda ogni giorno alle 13,30, trasmesso dal canale Youtube e dai social media. È un telegiornale molto particolare, in due-tre minuti racconta una sola notizia al giorno. Una buona notizia, una storia di chi, nell'Italia chiusa in casa, si è ingegnato ad aiutare gli altri senza violare decreti e ordinanze.
L'idea è venuta un mese fa fa a una coppia bolognese, il giornalista Andrea Guolo e l'attrice Tiziana Di Masi, che da casa propria mandano in onda il primo "Tg del volontariato - cronache dalla zona rossa". Senza immagini, una sorta di racconto breve scritto da Andrea e letto con professionalità e partecipazione dalla moglie Tiziana. Un'idea figlia di questa infinita pausa forzata e dello spettacolo #IOSIAMO, il primo dedicato alle storie dei volontari italiani, patrocinato da Csvnet, che i coniugi stavano portando in giro per l'Italia dal 2017.
"Lo abbiamo presentato a papa Francesco nel 2017 - racconta Tiziana Di Masi - quando venne a visitare Bologna. Lo scorso novembre lo abbiamo rappresentato in Senato per il premio del volontariato e il 7 febbraio a Padova per l'avvio dell'anno da capitale europea del volontariato davanti al presidente Mattarella. Era una formula di storie a "chilometro zero", perché in ogni città contattavamo le associazioni locali e raccontavamo chi erano e cosa facevano."
Poi la chiusura di tutte le attività in Italia ha ibernato lo spettacolo.
"Ma abbiamo visto che i volontari si sono attrezzati per proseguire - continua Andrea Guolo -, ma i media non erano molto interessati. I volontari non sono mai di moda, non sono eroi e poi lavorano spesso in silenzio. Così abbiamo pensato di raccontare le loro nuove storie nelle cronache dalla zona rossa".
Per trovarle si basano su fonti sicure, dalla rete dei centri servizio per il volontariato ai molti contatti che hanno allacciato in tre anni di teatro sociale e su nuove segnalazioni. Tante.
Tiziana Di Masi - .
"Ogni giorno, ambientandola in una zona diversa di casa nostra - spiega Tiziana - dedichiamo una puntata a una storia di volontari che continuano, nonostante le difficoltà e in ogni modo, anche il più digitale e fantasioso, a fare solidarietà. Per noi è un modo per tenere in vita la speranza, per informare le persone e per dare seguito all'attività di #IOSIAMO che ovviamente, data la situazione, ha vista la cancellazione di tutti gli appuntamenti per il futuro, quelli fissati e quelli da fissare."
Il tg del volontariato affronta tutte le sfaccettature dell'impegno dell'esercito del bene versoi più fragili in questa emergenza. La puntata del 6 aprile, ad esempio, raccontava di tre volontari della parrocchia di Ussamanna, paese del Medio Campidano sardo dove per ragioni misteriose si trovano decine di ulivi centenari, che con guanti e mascherine hanno portato i ramoscelli benedetti nelle cassette postali d tutte le case.
Due settimane fa desscriveva la mobilitazione della parrocchia di San Giuseppe Cottolengo nel quartiere popolare romano di Valle Aurelia, dove il parroco don Giacomo Pavanello insieme ai giovani della comunità Nuovi orizzonti ha organizzato un servizio di distribuzione di pasti caldi e medicine agli anziani soli, comprensivo di ritiro dei rifiuti domestici. E per raggiungere chi è disconnesso ha messo a punto una newsletter con tutti i numeri utili pregando i parrocchiani di stamparla e di metterla sotto la porta delle persone sole e anziane senza connessione. Un'altra puntata è stata dedicata all'ascolto telefonico ininterrotto che l'Auser di Taranto, chiusa la sede, ha organizzato da casa per gli anziani che assiste. E il tg racconta di nuovi volontari che non ti aspetti. Come Moussa, rifugiato ivoriano rimasto disoccupato forzatamente per la chiusura del ristorante dove lavorava che si è messo a disposizione delle Acli a Novate Milanese, per distribuire pasti e medicine a domicilio. Per restituire parte del bene ricevuto. Mentre venerdì i priotagonisti erano i volontari delle Buone letture di Medicina, centro del bolognese. In tempi normali andavano nelle sale d'attesa degli studi medici dei dentisti per alleviare le ansie dei pazienti più piccoli avviicinandoli alla letteratura. In tempo di pandemia leggono per adulti e anziani soli con problemi di vista postando i file audio sui social
Le cronache dalla zona rossa sull'Italia che si è presa per mano termineranno con la fine dell'emergenza.