10-11 giugno. Pace in Ucraina, a Vienna il vertice internazionale della società civile
Il logo del summit di Vienna
Sono già oltre 400 i partecipanti in presenza registrati, e molti di più quelli che seguiranno da remoto i lavori, del "Vertice internazionale dei popoli per la pace in Ucraina" in programma a Vienna domani e dopodomani, nelle giornate del 10 e 11 giugno. Un incontro promosso dalla società civile internazionale per definire un contributo “dal basso” a percorsi di pacificazione, partendo da una forte richiesta di “cessate il fuoco” che sfoci in negoziati concreti e condivisi.
L’obiettivo principale del Vertice di Pace (che ha come titolo “Peace by Peaceful means – Se vuoi la Pace costruisci la Pace”) è di concordare e diffondere un appello urgente globale, una “Dichiarazione di Vienna per la Pace”, che inviterà i leader politici ad agire in sostegno di un cessate il fuoco e di negoziati in Ucraina. «"Cessare il fuoco" non significa riconoscere le attuali linee del fronte come confini - dichiarano gli organizzatori - ma solo mettere fine alle uccisioni e fermare la distruzione. Non deve essere per i contendenti la scusa per riarmarsi e prepararsi a ulteriori combattimenti ma dovrebbe servire a generare un clima per una soluzione negoziata. Fuori dalle trincee e dai bunker, verso una nuova vita libera!».
«Oggi serve urgentemente costituire un movimento globale - sostengono le organizzazioni del summit pacifista - che chieda a tutte le parti di cessare di combattere e di iniziare a negoziare. È urgente imporre il silenzio alle armi e lanciare una forte attività diplomatica che risolva il conflitto. Da Vienna il movimento per la pace della società civile internazionale lancerà proposte e iniziative su come contrastare la logica della guerra con la logica della pace».
Tra i relatori confermati: l’ex colonnello e diplomatica Ann Wright (USA), la prof.ssa Anuradha Chenoy (India), Padre Alejandro Solalinde, consigliere del Presidente del Messico, Clare Daly, membro del Parlamento europeo (Irlanda) il vicepresidente David Choquehuanca (Bolivia), il prof. Jeffrey Sachs (USA), l’ex diplomatico delle Nazioni Unite Michael von der Schulenburg (Germania), il coordinatore di Stop The War Now Gianpiero Cofano (Italia) e il componente dell’Esecutivo di Rete Italiana Pace Disarmo Fabio Alberti, nonché attivisti per la pace dell’Ucraina e della Russia. Introdurranno i lavori i saluti video di Noam Chomsky (USA) e del Cardinale Álvaro Leonel Ramazzini Imeri (Guatemala)