*** AGGIORNAMENTO DEL 25 MAGGIO 2021 - ASSOLUZIONE PER SIMONE UGGETTI LEGGI QUI

Lodi. Hanno collaborato confermando la ricostruzione della Procura, il sindaco del Pd di Lodi Simone Uggetti e l’avvocato Cristiano Marini. I due, da sette giorni in cella con l’accusa di aver pilotato la gara per la gestione delle piscine scoperte della città, sono stati interrogati ieri dal pm Laura Siani. Secondo indiscrezioni, le loro ammissioni e le risposte alle domande avrebbero lasciato «soddisfatto» il magistrato, tant’è che le difese stanno valutando di chiedere nelle prossime ore e per la seconda volta al gip Isabella Ciriaco la loro scarcerazione. Il primo ad affrontare il faccia a faccia con il pm, durato circa due ore – nel carcere di San Vittore a Milano – è stato Uggetti. Assistito dal professor Francesco Mucciarelli e dall’avvocato Pietro Gabriele Roveda, il sindaco, come era già accaduto davanti al gip, avrebbe ammesso gli addebiti e confermato la ricostruzione degli inquirenti e degli investigatori della Guardia di Finanza, anche alla luce dei nuovi elementi raccolti in questi giorni. Infatti sono stati sentiti come testimoni alcuni funzionari comunali che, ciascuno per la sua parte, avrebbero fornito i riscontri a quanto ipotizzato dalla accusa. Gli interrogatori sono serviti alla Procura per chiudere il cerchio sulla vicenda così come è emersa dalle indagini che al momento non hanno portato a individuare altri illeciti. Inoltre, confidando ora in un parere positivo del pm, i legali dell’inquilino del Broletto potrebbero depositare a breve una nuova istanza per chiedere al giudice delle indagini preliminari quanto meno gli arresti domiciliari. Anche Marini, consigliere della Sporting Lodi, la società aggiudicataria del bando ritenuto 'truccato', durante l’interrogatorio nel carcere di Pavia, avrebbe dato risposte circostanziate entrando nel merito della vicenda. Il suo legale, Angela Maria Odescalchi, valuterà se chiedere di nuovo al gip la scarcerazione. Il sindaco di Lodi Simone Uggetti