Coronavirus. Pd: «Supertassa solidale sopra gli 80mila euro», il governo si spacca
Graziano Delrio, Pd
L'iniziativa è autorevole. Il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, annuncia «in piena sintonia con il partito», e quindi con il segretario Nicola Zingaretti, un emendamento al cura-Italia che introdurrebbe una supertassa "reddimoniale", sopra gli 80mila euro. Insieme al capogruppo in commissione Bilancio, Fabio Melilli, Delrio firma una nota in cui ricorda che «ci sono famiglie che in questi giorni non hanno risorse sufficienti per provvedere all’acquisto nemmeno dei beni di prima necessità, c'è un rschio povertà per un ulteriore milione di bambini». Motivo per cui, «il gruppo del Pd della Camera, in piena sintonia con il partito, ritiene opportuno che venga introdotto nel provvedimento che arriva ora alla Camera un contributo di solidarietà.
La proposta prevede l’istituzione di un contributo di solidarietà per gli anni 2020 e 2021, che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia. La somma versata, rispettando i criteri di progressività sanciti dalla nostra Costituzione, sarà deducibile e partirà da alcune centinaia di euro per le soglie più basse fino ad arrivare ad alcune decine di migliaia di euro per i redditi superiori al milione. Il gettito atteso è pari ad un miliardo e trecento milioni annui. Ad uno strumento del genere, oggi sicuramente necessario, si è già fatto ricorso in passato da governi di diverso colore».
La notizia arriva sul fronte del governo come un petardo che fa rumore. Le prime reazioni sono, compatte, dal centrodestra. Con Salvini, Forza Italia e FdI che si scagliano contro la «patrimoniale». Ma la reazione più significativa dal punto di vista politico è quella del Movimento cinque stelle, con Stefano Buffagni che respinge l'ipotesi al mittente: «Non esiste, piuttosto inizino a tassarsi loro». Grande agitazione anche in Italia Viva, con Ettore Rosato che ironizza: «I nostri alleati dicono no al Mes e sì alla patrimoniale, auguri Italia...».
La proposta Delrio entra a gamba tesa nelle ore difficili della maggioranza. Appare evidente che Pd e M5s la pensino diversamente sulla possibilità di accedere alla nuova linea di credito del Mes (il fondo salva-Stati dell'eurozona) per l'emergenza sanitaria. E i dem non hanno certo preso bene il "controcanto" che in queste ore i vertici M5s, da Crimi a Di Maio, stanno facendo alla posizione attendista del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.
La "patrimoniale" del Pd, quindi, viene ad essere una nuova bandierina nella guerra di posizione tra i due maggiori partiti che reggono il governo, con Iv a fare da terzo incomodo. Non è un caso che l'annunciata conferenza stampa di Conte, per rispondere sulle vicende europee e annunciare il prolungamento del "lockdown", continui a slittare di ora in ora.