Maltempo. Tempesta e inondazioni, treni fermi tra Italia e Francia
Ancora violente tempeste di pioggia, grandine e vento con fiumi che esondano, frane e allagamenti. Ma è arrivata anche la neve su valichi alpini e ha interrotto le vie di comunicazione. Il maltempo “fuori stagione” continua a scatenarsi, soprattutto al Nord, dopo la sfuriata dell’ultimo week-end su Lombardia e Piemonte e il conseguente abbassamento delle temperature di 15 gradi nella parte alta della Penisola.
Per una frana nell’alta Savoia, oltre il traforo del Frejus, bloccati i collegamenti ferroviari con la Francia: tutti i treni ad alta velocità tra Milano e Parigi sono stati cancellati anche per domani e la circolazione non tornerà normale fino a giovedì.
Per le stesse ragioni il tunnel autostradale di confine che unisce Bardonecchia con Modane è vietato al transito in entrambe le direzioni per i mezzi pesanti. E, sempre in Piemonte, è nevicato al Sestriere: necessario l’intervento delle ruspe per liberare le strade dalla coltre bianca, nei tratti sopra i 1.800 metri, sui versanti della Val Chisone e della Valle di Susa. Decine di auto sono rimaste intrappolate nella neve al Colle dell’Agnello, in provincia di Cuneo, un altro dei valichi stradali tra Italia e Francia. E, ancora, nella zona collinare di Chivasso, il personale dell’ufficio tecnico della Città Metropolitana di Torino è intervenuto per rimuovere dalla carreggiata della “provinciale 99” quantità di fango, detriti e vegetazione sradicata a causa di uno smottamento. Nell’Alessandrino, alcuni paesi si sono trovati senza elettricità per diverse ore.
Allerta rossa in Lombardia per tutta la giornata. Nelle ultime ore in provincia di Milano si sono registrati 73 millimetri di pioggia, 92 nella Bergamasca. L’altra notte il torrente Frodolfo, in Valtellina, è tracimato e sono state evacuate 36 persone che abitano nelle case della frazione di Santa Lucia. Altre 16 hanno dovuto abbandonare le strutture alberghiere di cui erano ospiti a Valfurva, a causa dell’allagamento di seminterrati.
Anche in Veneto i nubifragi hanno causato danni e disagi: in provincia di Belluno, a Cortina d’Ampezzo, in località Passo Tre Croci, una frana di detriti minaccia un albergo e una palazzina: evacuati 70 residenti dalle loro abitazioni. Acqua alta a Venezia con piazza San Marco allagata e attivato il sistema di paratie del mose, mentre l’allerta arancione è stata confermata nel Vicentino, come nella Provincia di Bolzano e in Friuli Venezia Giulia. Una tempesta si è abbattuta su Trieste con la bora mista alla pioggia che ha fatto volare via sedie e tavoli nei locali del centro. Chiusa per allagamento la risiera di San Sabba. Il Comune di Muggia, duramente colpito dall’ondata di maltempo, ha invitato i cittadini a uscire di casa solo per motivi di reale necessità.
A Genova sono caduti 230 millimetri d’acqua in 24 ore, con sottopassi chiusi, tombini saltati e interruzioni dell’energia elettrica. «Ma il peggio è passato – ha commentato il presidente dalla Regione Liguria, Giovanni Toti – e la città ha reagito all’emergenza con grande responsabilità». Trombe d’aria, con fulmini, pure in Toscana: tutta la regione è a rischio idrogeologico anche per i prossimi giorni. A causa del forte scirocco che soffia sulla costa maremmana dalla serata di domenica, sono stati sospesi i collegamenti marittimi per l’isola del Giglio, Giannutri e l’Elba.Ma il maltempo non risparmia il Sud: decretata l’allerta gialla per rischio smottamenti e frane a causa di burrasche, temporali e vento in Puglia fino alla mezzanotte. Stessa situazione per la Campania dove l’allerta è stata prorogata fino alle ore 8 di domani: potranno verificarsi infatti temporali improvvisi e intensi a rapidità di evoluzione anche associati a grandine e fulmini. A Napoli disposta in via precauzionale, per la previsione di nubifragi, la chiusura di parchi e cimiteri.