Avola. Il furto delle ostie, la scomunica e l'intervento del vescovo di Noto
Malgrado su alcuni giornali e sui social girino notizie infondate, è doveroso ribadire che il vescovo di Noto non ha scomunicato nessuno, ma ha solamente applicato la norma del Diritto Canonico come giusta prassi. Infatti, nella nota il prelato sottolinea: «Personalmente, come Padre e Pastore amorevole, mi rendo disponibile ad incontrare questi fratelli che hanno gravemente peccato, offendendo Dio e i fedeli credenti, per aiutarli a ponderare la gravità del loro atto e invitarli, come farebbe Gesù buon pastore, a ritornare sui propri passi e a ravvedersi. Domenica 15 ottobre alle ore 16 - conclude il vescovo Rumeo - mi recherò nella cappella suddetta per celebrare una Santa Messa di riparazione, con la consacrazione delle nuove particole da riporre nel tabernacolo. Esorto i fedeli e i parroci di Avola ad unirsi spiritualmente a questa celebrazione, mentre dispongo che in tutte le parrocchie della Diocesi si programmi un’ora di adorazione eucaristica riparatrice unitamente alla preghiera per la conversione di questi fratelli che hanno gravemente peccato, affidandoli al Cuore misericordioso di Gesù».