Attualità

Milano. Tassista aggredito, il figlio: «Pregate per papà»

lunedì 24 febbraio 2014
Un post su Facebook aveva fatto pensare al peggio. Il figlio di Alfredo Famoso, il tassista di 68 anni aggredito in via Morgagni, a Milano, nel corso di una lite scoppiata per motivi di viabilità, aveva scritto: « Colleghi, amici, mio papà è morto. È tenuto in vita da una macchina ma aspettano di toglierla. Scusate se ho scritto su Facebook, vi chiedo scusa ma sono distrutto dal dolore. Me l'hanno ucciso per una lite con un Pedone. Fate una preghiera per papà».Mentre il presunto aggressore veniva portato in Questura, si è sparsa la voce che il tassista era morto. La direzione medica dell'Ospedale Niguarda, dove il tassista è ricoverato, prima ha parzialmente smentito la notizia («Alfredo Famos è ricoverato in condizioni gravi, in prognosi riservata, e le sue condizioni restano instabili») poi alle 17 ha diffuso un nuovo comunicato: «Il paziente si trova in prognosi riservata in condizioni generali gravi in netto peggioramento». Nel frattempo a Niguarda è arrivato il sindaco Pisapia, che si è intrattenuto con i parenti del tassista esprimendo loro la vicinanza sua e della città. Pisapia ha voluto anche tornare a fare visita al bambino investito il 10 febbraio scorso in via Fiamma, ricoverato nello stesso ospedale.