Caso Hasib . Il disabile volato dalla finestra a Roma, si indaga su quattro poliziotti
La finestra di via Gerolamo Aleandri nel quartiere di Primavalle a Roma da cui è precipitato Hasib Omerovic
Saranno i quattro poliziotti entrati nell'appartamento i primi ad essere ascoltati dalla Procura. E non è escluso che l'atto istruttorio per loro possa avvenire nella veste di indagati. I tre uomini e una donna della polizia che hanno effettuato la perquisizione, finita con il volo di Hasib Omerovic giù dalla finestra, potrebbbero infatti essere accusati di tentato omicidio. Gli altri quattro rimasti fuori dalla casa, ma giunti anche loro in via Gerolamo Aleandri e superiori dal punto di vista gerarchico, potrebbero rischiare invece il reato di falso ideologico, se avessero mentito nella relazione sull’accaduto se la dinamica dell'incidente - definito nel verbale come tentato suicidio - dovesse risultare diversa. Diversi elementi - una porta sfondata, un bastone spezzato, tracce di sangue, un termosifone divelto - fanno pensare a una colluttazione, come raccontatato peraltro dalla sorella di Hasib che ha una disabiltà psichica.
Al vaglio degli inquirenti sono le posizione di tutti e otto gli agenti arrivati per un controllo dei documenti nella casa popolare dive viveva Hasib Omerovic, assegnata tre anni fa alla famiglia rom. Che dopo l'episodio hanno lasciato l'abitazione «per paura, non ci sentiamo più sicuri». L'Asociazione 21 luglio ha chiesto al Comune di Roma di riassegnare alla famiglia un'altra casa. Hasib nel corso dell'operazione quel 25 luglio è precipitato dalla finestra. Agli atti nel fascicolo aperto in procura a Roma dopo l'esposto presentato dalla famiglia, è stata acquisita la relazione di servizio oggetto di accertamenti.