Beni culturali. I portici di Bologna diventano Patrimonio Unesco
Un tratto dei portici di Bologna, iscritti nella lista dell'Unesco
I portici di Bologna sono stati iscritti nella lista dei beni patrimonio dell'umanità dell'Unesco. Lo ha annunciato l'agenzia dell Nazioni Unite oggi con un tweet. La notizia arriva pochi giorni dopo quella dell'iscrizione di Padova e Montecatini. I porticati misurano in lunghezza più di 38 chilometri solo nel centro storico, per raggiungere i 53 km contando quelli fuoriporta.I Portici di Bologna diventano così il 58° sito italiano nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
La 44esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale che si è svolta online da Fuzhou, in Cina, ha anche ampliato il sito del centro storico di Firenze, integrando nel precedente elenco l'Abbazia di San Miniato al Monte, la chiesa di San Salvatore al Monte, le Rampe, il Piazzale Michelangelo, il giardino delle rose e quello dell'iris.
Con Bologna sono stati iscritti altri nuovi dodici siti in tutto il mondo. Tra questi si segnalano l'antica città di Dholavira, il centro
meridionale della civiltà Harappan in India che fiorì tra il 3000 e il 1500 a.C., i siti archeologici preistorici dell'era Jomon nel nord del Giappone, otto moschee in stile sudanese nel nord della Costa d'Avorio, il paesaggio montano di Hawraman/Uramanat in Iran, il presitorico osservatorio solare e centro cerimoniale di Chankillo, sulla costa centro-settentrionale del Perù, le opere dell'architetto e artista brasiliano Roberto Burle Marx (1909-1994), la straordinaria chiesa di Cristo Obrero di Eladio Dieste ad Atlantida, in Uruguay. Per la Germania le città di Spira, Worms e Magonza nell'Alta Valle del Reno sono state aggiunte alla Lista del Patrimonio Mondiale in quanto "riflettono in modo tangibile l'emergere precoce dei costumi distintivi dell'ebraismo askenazita".