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La scheda. I numeri, i seggi, la prima volta dei 16enni: cosa c'è da sapere sul voto Ue

lunedì 11 marzo 2024

Urne allestite in Italia in occasione delle ultime elezioni europee

Il Parlamento europeo, con il Consiglio, con cui condivide il potere legislativo, e la Commissione (che elegge e controlla), è l’istituzione che plasma le decisioni dell’Unione, essendo anche l’unica a essere scelta direttamente dai cittadini dei 27 Stati membri. Ha base a Strasburgo e a Bruxelles mantiene la sua seconda sede. Attualmente, è composto da 705 membri, ma con la prossima legislatura si eleggeranno 720 eurodeputati. I Paesi più rappresentati, in base alla loro popolazione, sono Germania (96 seggi), Francia (81), Italia (76), Spagna (61), Polonia (53), gli altri a seguire fino Cipro, Lussemburgo e Malta che hanno 6 europarlamentari ciascuno. Per il rinnovo si vota dal 6 al 9 giugno, secondo quanto stabilito da ciascun Paese, i risultati verranno resi noti però solo nella tarda serata di domenica 9, a urne chiuse dappertutto. Se in generale, l’età per potere votare è 18 anni, in questa tornata andranno ai seggi i sedicenni in Austria, Belgio, Germania e Malta, mentre in Grecia basterà avere compiuto 17 anni.

I numeri dell'Europa

L’affluenza registrata per il voto europeo nel 2014 è stata del 42,6%, il minimo dal 1979. Nel 2019 è stata del 50,6%. Le differenze tra Paesi sono piuttosto forti. 22,7% è stata la quota dei votanti in Slovacchia nel 2019, la minima in tutta Europa. La più alta fu in Belgio (88,5%) dove il voto è “obbligatorio”.

Sono 446,7 i milioni di abitanti dell’Europa a 27, su una superficie di 4 milioni di chilometri quadrati. La Germania il Paese più popoloso, la Francia il più esteso. Trentotto invece sono i milioni di cittadini residenti nell’Unione europea nati al di fuori dei suoi confini, l’8,5% della popolazione complessiva.

Circa 14.500 miliardi di euro: a tanto ammontava il Pil europeo nel 2021. La Ue è responsabile del 14% degli scambi mondiali di merci. Per la sanità nella Ue vengono spesi 3.562 euro annui pro-capite, con forti differenze da Stato a Stato. L’Italia si ferma a 2.837 euro.

Le elezioni viste da Roma

Le elezioni europee in Italia sono per ora una sfida tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, senza che i grandi temi al centro dei prossimi cinque anni in Europa siano emersi chiaramente nel dibattito politico. A tenere banco le possibili candidature come capolista della premier (Fratelli d’Italia) e della segretaria del primo partito di opposizione (Pd). Nel nostro Paese si vota con il sistema proporzionale, in cinque macrocircoscrizioni, con lo sbarramento al 4% per le singole liste e la possibilità di esprimere preferenze. Il diritto di voto è esercitato dai cittadini con almeno 18 anni di età, mentre per candidarsi l’età minima è di 25 anni. Le liste devono essere presentate 30 giorni prima dell’appuntamento ai seggi, periodo in cui la campagna elettorale entrerà nel vivo. Un argomento rilevante saranno le alleanze a livello continentale, dato che i partiti del centrodestra aderiscono attualmente a diverse famiglie nell’europarlamento, delle quali solo il Ppe (di cui fa parte Forza Italia) è nella maggioranza che guida l’Assemblea. Si lavora a un’alleanza tra le formazioni europeiste minori, su iniziativa di +Europa, alla quale si sono detti interessati sia Renzi sia Calenda, anche se Italia Viva potrebbe restare fuori alla fine per il veto posto (finora) dal leader di Azione.