Non c’è stata la battaglia estenuante fino all’ultima percentuale e nessun appassionante testa a testa. Luigi De Magistris è il sindaco di Napoli con una vittoria schiacciante su Gianni Lettieri. Il dato definitivo diffuso dal Viminale vede infatti il candidato dell’Idv e di Federazione della Sinistra al 65,37% (264.730 voti) contro il 34,62% (140.203 voti) raggiunto dal candidato del centrodestra. Lettieri lo ha riconosciuto subito, già quando le sezioni scrutinate erano meno della metà: «C’è stato un risultato ine- quivocabile, un voto popolare in favore di De Magistris, che ha preso il volo. Gli faccio un 'in bocca al lupo' - ha signorilmente augurato al vincitore. - Napoli ha tanti di quei problemi che merita il mio buon lavoro. Ringrazio tutti i napoletani che mi hanno votato», ha concluso Lettieri, salutato dall’applauso e dai cori di incoraggiamento dei suoi sostenitori che però non hanno nascosto la delusione e la sorpresa per il divario con l’altro contendente. «Sarò il sindaco di tutti. Sarò il sindaco anche di chi ha votato Lettieri e gli altri candidati al primo turno. Napoli è stata liberata», sono state le prime parole di Luigi De Magistris. Napoli, ha precisato, liberata dal bassolinismo e da un certo modo di fare politica. Ha ringraziato «prima di tutto i napoletani, tutti i napoletani e il loro coraggio, la loro voglia di cambiare modo di fare politica». Poi emozionato e commosso ha sottolineato: «Il successo di un grande movimento popolare mi dà una grande responsabilità, ma anche una grande leggerezza, perché vuol dire che i napoletani hanno veramente voglia di cambiare pagina dopo gli anni del bassolinismo, ma anche contro un’idea del fare politica del centrodestra che è lontano anni luci dalla nostra idea della politica». Rinviando ai prossimi giorni l’analisi particolareggiata del voto, ha lanciato un messaggio alle parti politiche che hanno partecipato a questo successo: «Ringrazio il Pd e le forze che hanno voluto scegliere questa idea. E ringrazio il professor Pasquino (il candidato del Terzo Polo che dovrebbe diventare il nuovo presidente del Consiglio Comunale, ndr) per la sua serietà, la sua correttezza e per l’impegno importante che certamente avrà nel futuro della nostra amministrazione ». E così De Magistris, il 'terzo incomodo' in un bipolarismo che poco piace e poco si comprende, 'l’antagonista' che la politica obsoleta non ha preso realmente sul serio, ha vinto dopo una campagna elettorale faticosa e aspra, con punte di violenza che hanno lambito anche i primi festeggiamenti post voto. Scaramucce nel primo pomeriggio tra sostenitori di Luigi De Magistris e quelli di Gianni Lettieri ci sono state infatti nei pressi dei due comitati sul lungomare. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, alcune decine di simpatizzanti del neo sindaco di Napoli, che stavano festeggiando nei paraggi del comitato di Lettieri, sono entrati in contatto con i sostenitori del candidato del Pdl che sostavano lì. Parolacce e spintoni e un inseguimento nelle strade adiacenti via Palepoli, ma niente di più. Ieri, secondo l’ex pm, è stato «un giorno storico giunto dopo tanta amarezza. La mia vittoria - ha tenuto a precisare - è frutto di un voto popolare e non populista. Io sarò un sindaco autonomo, indipendente, imparziale». D’accordo con lui Antonio Di Pietro: «Il sindaco deve dimenticare la sua provenienza politica e mettersi a disposizione della città, perché per cambiare Napoli serve grande forza morale ma anche politica».