Attualità

La provocazione. Grillo-choc: Togliere voto agli anziani

Gianni Santamaria sabato 19 ottobre 2019

Suscita un coro di proteste l’ultima idea affidata da Beppe Grillo a un post sul suo blog chiaro sin dal titolo: «Se togliessimo il diritto di voto agli anziani?». Provocazione che suscita l’ironia del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: «Facciamo dei sondaggi, vediamo l’orientamento di voto e poi decidiamo», ha detto a Bruxellers interpellato sull’argomento al termine del Consiglio europeo. A Matteo Salvini, leader della Lega l’uscita del cofondatore dei pentastellati sembra «da ricovero ».

Non condivide questa posizione Giorgia Meloni, per la quale la proposta non va derubricata a «delirio di un folle» o a una semplice battuta. Per questo la presidente di Fdi chiede l’intervento del Colle. Mariastella Gelmini, capogruppo di Fi alla Camera, invece, chiede al Movimento Cinque Stelle di prendere subito le distanze da Grillo. Il garante del M5s nel suo scritto parte dalla proposta avanzata da molti studiosi e politici di abbassare l’età del voto (ultimo da noi Enrico Letta, ma l’ex comico rivendica di averlo già detto anni fa).

E - sulla scorta di alcuni esperti (come il filosofo belga Philippe Van Parijs, caro ai grillini in quanto alfiere del reddito di cittadinanza) - pone la questione in questi termini: «Cosa dovrebbero fare le democrazie quando gli interessi degli anziani sembrano essere in contrasto con gli interessi delle giovani generazioni?». Per Grillo i voti degli over 65 andrebbero «eliminati del tutto, per garantire che il futuro sia modellato da chi ha un reale interesse nel vedere realizzato il proprio disegno sociale». Il presupposto, infatti, è che con l’avanzare dell’età i cittadini saranno meno amanti del progresso, meno «preoccupati del futuro sociale», meno «propensi a sopportare le conseguenze a lungo termine delle decisioni politiche».

In sintesi, «se un 15enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?». Privare gli anziani del voto, infine, non sarebbe discriminatorio, perché - conclude Grillo non si creerebbe una contrapposizione artificiale tra gruppi diversi, dato che diventare anziani è un’eventualità comune a tutti. Motivazioni che non convincono, come visto, la politica. Anche se a reagire è soprattutto il centrodestra. Dal M5s si fa sentire la sola Elena Fattori, spesso in dissenso con il resto del movimento: «Non ho mai votato pensando a me stessa, ma ai nipoti dei miei nipoti».

Anche l’associazionismo prende le distanze. «È chiaramente una provocazione anticostituzionale e totalmente fuori luogo, perché gli anziani andrebbero rispettati e non derisi», la reazione netta di Vincenzo Costa, presidente nazionale di Auser, associazione impegnata per l’invecchiamento attivo e la valorizzazione degli anziani nella società. Per il collega di Grillo nel campo della comicità, l’attore Lino Banfi, volto simbolo dei nonni italiani, «ognuno la può pensare a modo suo, però per me invece è importantissimo rivalutare sempre di più la figura del nonno».