Le regole. Green pass per lavoro nella PA, ecco il Dpcm. Grillo: diamo tamponi gratis
La bozza circolata nelle ore prima della firma assicura che "è fatto esplicito divieto di conservare il codice a barre bidimensionale (QR code) delle Certificazioni verdi COVID-19 sottoposte a verifica, nonché di estrarre, consultare, registrare o comunque trattare per finalità ulteriori rispetto a quelle previste" dalla legge "in esito ai controlli".
Come avviene il controllo
L'amministrazione Il datore di lavoro o il suo delegato controllano i Pass all'accesso. Se si rischia di creare ritardi e assembramenti, allora il controllo può essere fatto anche in un secondo momento. O a tappeto per numeri ridotti, o a campione avendo cura di controllare almeno il 20% del personale in servizio. Il Dpcm indica anche di aumentare la flessibilità degli orari in entrata e in uscita.
Cartaceo vale. Vaccinati o "tamponati" nelle ultime 48 ore accedono anche se non hanno QrCode
Se sprovvisti di Qr Code, ma regolarmente vaccinati o in linea con quanto previsto per ottenere il green pass, si potrà comunque accedere al luogo di lavoro. "Nelle more del rilascio e dell'eventuale aggiornamento delle certificazioni verdi Covid19 da parte della piattaforma nazionale DGC - si legge nelle bozze - i soggetti interessati possono comunque avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che attestano o refertano una delle condizioni" necessarie per poter accedere al posto di lavoro. Ovviamente al posto del Qr digitale si può esporre il cartaceo.
Lavoro su turni, richiesta di Pass può essere anticipata di 48 ore
"Per far fronte a specifiche esigenze di natura organizzativa, come ad esempio quelle derivanti da attività lavorative svolte in base a turnazioni, o connesse all'erogazione di servizi essenziali - si legge nella bozza - i soggetti preposti alla verifica possono richiedere ai soggetti obbligati di rendere le comunicazioni" con "l'anticipo strettamente necessario e comunque non superiore alle 48 ore, ciò anche in relazione agli obblighi di lealtà e di collaborazione derivanti dal rapporto di lavoro".