Crisi umanitaria. Bimbo muore nel Mar Egeo. Il video-choc dei "respingimenti" greci
Due frame del video di Skynews ripostato da Mariano Giustino su Twitter: in alto, gli spari in acqua dalla motovedetta della Guardia Costiera graca, in basso, bastonate sui profughi nel gommone
Davanti alle coste greche un gommone con 48 persone a bordo si è capovolto, un bambino è morto nel tentativo di raggiungere assieme alle altre 47 persone l'isola di Lesbo, in Grecia. Nel frattempo il governo greco non ha confermato l'uccisione di un ragazzo siriano sul confine tra Turchia e Grecia. Le forze di sicurezza greche - stando a quanto riportato dal corrispondente di Radio Radicale - gli avrebbero sparato mentre tentava di oltrepassare il confine.
La crisi umanitaria al confine tra Grecia e Turchia esplosa già nei giorni scorsi appare sempre più drammatica: al confine turco-greco sono continuati gli scontri e con il lancio di lacrimogeni su famiglie con bambini, come testimoniato dai corrispondenti e dai fotografi internazionali. Il governo ellenico nel frattempo ha bloccato tutte le nuove domande di asilo per il mese prossimo dopo che la Turchia ha aperto le frontiere alle persone migranti che vogliono raggiungere l'Unione Europea.
E si parla già di quasi 120mila persone che avrebbero lasciato la Turchia per raggiungere il confine turco-greco - a ridosso della città nord occidentale di Edirne. Lo ha scritto su Twitter il ministro dell'Interno di Ankara, Suleyman Soylu.
Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha affermato che la Grecia ha aumentato al massimo "il livello di controllo e allerta ai nostri confini". La Turchia dal canto suo ha replicato di non poter gestire la quantità di persone che fuggono dalla guerra in Siria. Venerdì, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva dichiarato di voler permettere ai migranti di superare i confini delle Stati vicini, tra Grecia e Bulgaria.
Reuters
La sua decisione è arrivata dopo che almeno 33 soldati turchi sono stati uccisi in una serie di attacchi aerei nella provincia di Idlib, nel nord della Siria la scorsa settimana.
Di fatto la Turchia ospita 3,7 milioni di rifugiati, non solo siriani ma anche provenienti da altri Paesi come l'Afghanistan; ma in precedenza aveva impedito loro di partire per l'Europa dopo aver sottoscritto un accordo con l'Ue ancora nel marzo 2016 e poi rinnovato. Erdogan però ha accusato Bruxelles di aver infranto le promesse fatte nel 2016, quando Ankara aveva accettato di contribuire a "rafforzare" il confine sud-occidentale dell'Unione europea, di fatto trattenendo i migranti in cambio di 3,6 miliardi.
L'agenzia dell'Unione europea per la protezione delle frontiere, Frontex ha dichiarato di essere in "stato di allerta" ai confini dell'Europa con la Turchia.
Reuters
Cosa sta succedendo in Grecia?
Il primo ministro Mitsotakis ha annunciato la sospensione delle domande di asilo su Twitter domenica sera e ha affermato che la Grecia ha invocato una clausola di emergenza di un trattato UE "per garantire il pieno sostegno europeo".
"I confini della Grecia sono i confini esterni dell'Europa. Li proteggeremo", ha scritto, aggiungendo che martedì visiterà il confine terrestre di Evros con la Turchia con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli e della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Il governo greco ha affermato che a quasi 10.000 migranti è stato impedito di entrare in Grecia nelle ultime 24 ore.
E ancora il premier greco ha avvertito le persone migranti che premono alla frontiera con la Turchia di "non tentare di entrare illegalmente in Grecia perché saranno respinte".
Ansa
La polizia greca ha affermato che nelle ultime 24 ore almeno 500 persone su sette imbarcazioni hanno raggiunto le isole greche di Lesbo, Samos e Chios, dove i campi per i migranti sono già gravemente sovraffollati.
Sette barche hanno trasportato più di 300 persone a Lesbo, quattro sono arrivate a Samos con 150 e due a Chios con un totale combinato di 70 a 80 persone, così ha riferito un funzionario del governo greco all'agenzia di stampa Reuters. Sembra che un bambino sia morto nel tentativo di approdo a Mitileni, sull'isola di Lesbo. Stando a quanto riportato dal sito Cnn.gr il gommone partito dalla costa turca si è ribaltato quando è stato avvicinato dalla Guardia costiera greca. 46 persone sono state salvate, tra loro un bambino. Mentre il cadavere dell'altro bimbo è stato rinvenuto poco dopo.
Un video ottenuto da Sky News mostra una motovedetta ellenica passare a grande velocità al largo di Kos di fianco a un gommone di migranti, che rischiano di venire sbalzati fuori. Poco dopo il gommone viene abbordato da un motoscafo da diporto che trasporta due uomini con il passamontagna che colpiscono a bastonate i siriani che poco prima erano stati allontanati con un’asta anche da un uomo della guardia costiera. A terra a Lesbo botte degli abitanti anche a giornalisti e ong, arrivati per documentare la tragedia.
Questo video non ha bisogno di commenti. Mostra la Guardia costiera greca eseguire manovre a dir poco inopportune miranti ad impedire la navigazione di un gommone carico di migranti in rotta verso l'isola greca di #Kos al largo di #Bodrum. Orribile! @RadioRadicale #Turchia pic.twitter.com/BnMTA4zcSc
— Mariano Giustino (@MarianoGiustino) March 2, 2020
Il vice ministro della Difesa greco Alkiviadis Stefanis ha accusato la Turchia di incoraggiare i migranti a fare il viaggio. "Non solo non li stanno fermando, ma li stanno aiutando", ha affermato Stefanis alla tv greca Skai. Ci sono stati scontri tra migranti e polizia greca sabato dopo che il presidente Erdogan ha effettivamente dato il via libera ai migranti a dirigersi verso l'Unione europea.
Mentre il premier bulgaro Boiko Borisov va in Turchia per incontrare il presidente Erdogan, nel pieno della crisi migratoria alle frontiere turche con Grecia e Bulgaria, l'Unione europea ha convocato una riunione dei ministri degli esteri europei e ha affermato di voler sostenere la Grecia e la Bulgaria - che pure confina con la Turchia - a proteggere i confini esterni della «fortezza Europa».
E anche dal Papa è stata espressa preoccupazione per le popolazioni colpite dalle guerre e costrette ad emigrare e all'Angelus di domenica Francesco si è detto "rattristato per le notizie che arrivano di tanti isolati, tanti uomini, donne, bambini cacciati via a causa della guerra, tanti migranti che chiedono rifugio nel mondo, e aiuto. In questi giorni, la cosa è diventata molto forte: preghiamo per loro".
Cosa dice l’accordo Ue-Turchia firmato a marzo 2016
L’accordo Ue-Turchia di fatto è un meccanismo di scambio. “Per ogni rifugiato siriano rimandato in Turchia dalle isole greche, un altro siriano verrà ricollocato nell’Unione europea tenendo conto dei criteri di vulnerabilità previsti dalle Nazioni Unite”, dice il testo dell’accordo. In cambio, la Turchia si impegna a prevenire gli attraversamenti via mare dalle sue coste e l’Unione Europea le destina più di tre miliardi di euro, con altri tre miliardi aggiuntivi in una fase successiva, destinati ai rifugiati nel paese. L’accordo ha significato anche che l’Unione europea avrebbe considerato la Turchia come paese terzo sicuro per i rifugiati; che riportare i rifugiati in Turchia non sarebbe stato considerato un respingimento, che le leggi internazionali considerano illegale.