Seminario Mcl. "Green deal europeo", le sfide per i lavoratori
Il presidente Mcl e segretario generale FederAgri Alfonso Luzzi
Clima e lavoro si accavallano. A Catania, chiamati dall'Mcl, arriveranno politici e studiosi di mezza Europa. Ci sarà Pedro Matos Soares, già ministro del Lavoro portoghese. E ci sarà Joseph Thouvenel, vicepresidente della Confederazione Cfct francese. E non mancherà il saluto dell'arcivescovo di Catania monsignor Luigi Renna. Tutti con la testa a una grande tema che interroga l'Europa: Green deal e lavoratori. «Non è solo una sfida, ma anche un'opportunità per ripensare il rapporto tra agricoltura, ambiente e comunità rurali», insiste Luzzi che chiosa: «Offre la possibilità di dimostrare che l'agricoltura può essere un settore chiave nella lotta al cambiamento climatico, creando al contempo occupazione di qualità e promuovendo uno sviluppo rurale sostenibile. Qui a Catania si avrà la responsabilità di tradurre le discussioni in azioni concrete, trovando il modo di bilanciare la saggezza delle pratiche agricole tradizionali con l'innovazione tecnologica, la produttività con la sostenibilità ambientale». A Catania tutto è pronto. E Luzzi prova ancora a dare il senso della "due giorni": «È proprio sul tema della sostenibilità e dell’impatto che il Green Deal avrà sul mondo dei lavoratori e delle imprese agricole che intendiamo concentrare le nostre proposte, rifuggendo da posizioni estremiste e con l’obiettivo di costruire una stretta alleanza tra il mondo agricolo e ambientale... Le manifestazioni di protesta che hanno caratterizzato gli scorsi mesi con i trattori in piazza sono l’indice di un malessere e di paure profonde che attraversano il mondo agricolo di cui le istituzioni devono tenere conto. La crisi climatica, i costi di produzione crescenti, la concorrenza sleale, le grandi multinazionali, sono timori legittimi e concreti, che le modifiche ai tempi di attuazione ed ai parametri da raggiungere devono recepire per rendere il Green deal non un moloch ma un obiettivo raggiungibile e condiviso, ineludibile per il futuro del nostro pianeta»