Il piano del governo. Renzi: cento giorni per cambiare il Paese
Fisco Renzi ha poi illustrato le misure relative al fisco, che entreranno in vigore dal 1° maggio. Più soldi in tasca a persone fino a 25mila euro lordi annui, circa. “Sono questi i destinatari del nostro intervento”, ha detto. E ha spiegato: circa mille euro in più all’anno in busta paga per 10 milioni di italiani. In totale 10 miliardi di euro. Una media di 80 euro al mese in più. Renzi ha fatto l’esempio di una maestra che guadagna 1.250 euro al mese, un operaio che prende 1.300 euro al mese, la donna che guadagna 1.100 euro. È una misura di attenzione, di equità ed è il frutto di una politica che vuole dare il buon esempio, eliminando i propri eccessi. Un’operazione che Renzi ritiene “storica”."I 10 miliardi - ha precisato - sono stati trovati dal governo risparmiando sulla spesa e altro, ma senza l’aumento della tassazione".
Dal 1° aprile saranno disponibili 1,679 miliardi per il dissesto idrogeologico. Denaro già disponibile e l’intervento sarà agevolato con due provvedimenti già approvati.
"Dall'1 giugno ci saranno 500 milioni di fondi per le imprese sociali - ha detto Renzi - per chi vuole creare imprese sociali. È una misura che caratterizza questo governo, sono grato a chi dal terzo settore me lo ha suggerito, il terzo settore che poi è il primo e va incoraggiato".Il Piano casa Il piano casa elaborato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, prevede interventi per 1 miliardo e 741 milioni di euro. E ha tre obiettivi: sostegno all'affitto a canone concordato, ampliamento dell'offerta di alloggi popolari, e sviluppo dell'edilizia residenziale sociale. Il fondo per la morosità incolpevole vine reso strutturale e il piano prevede un sostegno all'affitto a canone concordato con una riduzione della cedolare secca da 15 al 10% per gli anni 2014-2017. "Il Fondo per l'affitto – ha detto Lupi dopo il Consiglio dei ministri - viene portato a 200 milioni di euro per gli anni 2014-2015. Erano anni - ha ricordato il ministro - che questo fondo, a disposizione dei Comuni per aiutare le famiglie non aveva risorse disponibili. Il piano casa approvato nel Cdm mette a disposizione per l'edilizia popolare 467 milioni di euro, recuperati dal fondo revoche, cioè con "risorse per opere mai realizzate e che mai si realizzeranno", come ha spiegato il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, sottolineando che l'obiettivo è il "recupero di oltre 12 mila alloggi", con 2.300 alloggi da destinare a "categorie sociali disagiate". Inoltre sono state annunciate agevolazioni fiscali per chi destina alloggi ad affitto di residenza sociale. "Vorremmo che si incrementasse - ha sostenuto Lupi - l'offerta di alloggi di residenza sociale (housing sociale). Facciamo norme, in collaborazione con Regioni e Comuni, che accelerino la possibilità di trasformare edifici da ristrutturare in edilizia residenziale. Al via anche "la possibilità di vendere gli alloggi ex Iacp" ed i relativi fondi saranno utilizzati per la "riqualificazione, ristrutturazione o costruzione di alloggi per rispondere all'emergenza abitativa". Inoltre viene istituito un "fondo da 113 milioni di euro per abbassare gli interessi da pagare" Le risorse finanziarie "Nelle prossime settimane metteremo in campo un processo per mobilitare risorse ma nei vincoli di bilancio e innescare meccanismi per accrescere risorse, mi riferisco alla spending review", ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, aggiungendo che il rispetto dei vincoli "ci è richiesto dall'Europa ma soprattutto dalla legge italiana che ha introdotto il vincolo del pareggio di bilancio". Il taglio del cuneo fiscale, ha aggiunto Padoan, avrà "effetti espansivi sulla crescita e sull'occupazione". E comunque "La preoccupazione del debito è al centro di tutto quello che facciamo". Mentre "Le privatizzazioni continuano e saranno rinforzate". Dal punto di vista dei tempi Padoan ha detto che "ci saranno tagli di imposte finanziate da tagli di spesa permanenti a regime, dall'anno prossimo. Quest'anno nella fase di transizione utilizzeremo i margini di indebitamento nel modo più parsimonioso possibile". Lavoro "Si è anche deciso di semplificare l'apprendistato e di ridurne i vincoli", ha dichiarato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sottolineando che la riforma Fornero non ha fatto decollare l'uso di questo strumento. Apprendistato e acasualità dei contratti a termine per tre anni sono le misure inserite nel dl sul lavoro. Nel ddl delega sul lavoro si andrà verso l'esaurimento della cassa integrazione guadagni in deroga, perché "pensiamo più correttamente ad uno strumento universale per tutti i disoccupati, in cui recupereremo Aspi e mini Aspi", ha poi detto Poletti, spiegando che sarà "graduato in ragione del tempo in cui la persona ha lavorato. Inoltre nel ddl delega sul lavoro "si mantengono la cig ordinaria e straordinaria", introducendo però un "meccanismo premiante, cioè abbassiamo il contributo di tutti ma chi la usa tanto pagherà di più". E il ministro ha poi sottolineato: "Nessun italiano deve restare a casa ad aspettare niente. Ognuno deve avere una occasione o una occupazione". Le reazioni Tra i primi commenti quello del Forum delle associazioni familiari. "Dobbiamo riconoscere al premier Renzi il coraggio di aver introdotto l’esplicito riferimento alle famiglie in tema di equità fiscale - commenta il presidente del Forum, Francesco Belletti - ed è positivo anche l’impegno ad intervenire sul sostegno alla maternità, sulla conciliazione famiglia-lavoro e sul terzo settore. "Non ha voluto confrontarsi con le parti sociali. Ma siamo contenti che il Presidente del Consiglio Renzi, abbia preso a mani piene tutta la nostra impostazione. Lo sta facendo senza poterlo dire". È stato il primo commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni sui provvedimenti annunciati dal governo. Positiva anche la reazione di Susanna Camusso, segretario della Cgil, in particolare sui provvedimenti per il lavoro annunciati da Renzi. "Credo che sia molto positiva la scelta di intervenire subito sulla riduzione della tassazione per il lavoro dipendente. Vedo che Il presidente ci ha ascoltato", ha detto, anche se sul piano del cuneo fiscale, Camusso ha detto di pensare che si possa fare un passo in più e dare una restituzione anche ai pensionati. Molto critici, anzi duri, con Renzi e il governo diversi esponenti di Forza Italia, tra cui Brunetta, Bernini, Gelmini. Lo accusano di poca concretezza e parlano di "provvedimenti inconsistenti". E di discriminare i lavoratori autonomi. Ma anche i 5 Stelle giudicano in modo negativo il lavoro del governo . E il Sel: "Troppo poco per il lavoro".