Giornata Braille. Non vedenti, visite alle Gallerie di piazza Scala
Dal 21 febbraio, Giornata Nazionale del Braille, alle Gallerie di Piazza Scala - polo museale milanese di Intesa Sanpaolo - sarà possibile prenotare visite guidate gratuite dedicate a persone con deficit visivo, realizzate in collaborazione con il Centro di Riabilitazione Visiva di Pavia dell'IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri e il Museo Omero di Ancona. Il percorso, sviluppato in collaborazione con Civita - la società che gestisce i servizi museali delle Gallerie d'Italia - è agevolato dall'utilizzo di immagini a rilievo consultabili tattilmente dal visitatore. La visita guidata inizia introducendo il visitatore allo spazio museale anche grazie a una pianta a rilievo. Con l'ausilio di un mediatore culturale, i partecipanti hanno modo di muoversi nel museo supportati da tavole a rilievo che riproducono le opere selezionate da esplorare nel percorso. Nelle tavole, il rilievo del segno grafico non intende in alcun modo richiamare direttamente il volume degli oggetti rappresentati, ma serve unicamente a rendere accessibili al tatto i punti, le linee e le superfici di cui si compone il disegno, consentendo di rappresentare anche oggetti complessi e tridimensionali attraverso figure piane e a due sole dimensioni. Aldo Grassini, presidente del Museo Omero di Ancona, una delle più importanti realtà museali italiane dedicata ai non vedenti, sostiene: "L'arte è una componente importante della cultura. Una persona colta conosce le principali espressioni artistiche ed è in grado di gustarne il valore estetico. Se la cultura è il presupposto di qualsiasi processo di integrazione sociale è evidente che anche ai privi di vista è indispensabile assicurare un'adeguata educazione artistica. Tutte le arti, a questo fine, sono importanti." Monica Schmid, responsabile del Centro di Riabilitazione Visiva dell'IRCCS Fondazione Maugeri di Pavia, afferma: "E' fondamentale tenere presente che il paziente ipovedente non è cieco e non è in questa condizione dalla nascita. Parliamo di persone che si ritrovano a convivere con un grave deficit visivo secondario a malattie legate all'età, come è il caso della degenerazione maculare senile, ma sempre più frequentemente anche di giovani colpiti da patologie o problemi cerebrali; l'idea quindi di permettere loro di continuare a fruire di opere d'arte in continuità con il loro vissuto, contribuisce e arricchisce la loro qualità di vita, fortemente penalizzata dalla minorazione acquisita". Ci si chiede se il cieco o l'ipovedente possano costruirsi, attraverso il tatto o la descrizione verbale, una rappresentazione mentale di un'opera d'arte.
Numerosi esperti affermano come non sia tanto importante che l'opera d'arte dia la medesima emozione al vedente e al non vedente, quanto piuttosto che dia comunque un'emozione. L'approccio quindi si sposta dall'analisi storico-critica degli studiosi dell'arte alla sfera delle sensazioni che il non vedente coglierà dall'opera attraverso altri canali sensoriali non legati all'intensità di colore, alla forza della luce, ai cromatismi, etc. Il percorso, da prenotare al numero verde 800.167619 o scrivendo a info@gallerieditalia.com, ha ricevuto il patrocinio dal Museo Omero di Ancona e dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS - Consiglio Regionale Lombardo. Le prime visite del progetto sono state realizzate grazie alla collaborazione dei dipendenti ipo e non vedenti di Intesa Sanpaolo. Precisa Andrea Massari, responsabile dei Beni Archeologici e Storico-Artistici di Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d'Italia: "Tramite questo rinnovato impegno per l'apertura delle proprie collezioni d'arte e degli immobili storici a pubblici estesi che comprendano anche i malati di Alzheimer, i disabili, gli ipovedenti e non vedenti, Intesa Sanpaolo vuole contribuire concretamente alla creazione di reali opportunità sociali e alla crescita culturale e civile del Paese".