Alleggerito sia nella forma che nei contenuti, il "decretone Sanità" fortemente voluto dal ministro della Salute Renato Balduzzi affronta il Consiglio dei ministri. Il testo, ridotto da 27 a 16 articoli arriva sul tavolo dell’esecutivo alle 16 e 30 per uscirne solo sei ore dopo in tarda serata. Molte le norme sulla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria, ma c’è spazio anche per i primi provvedimenti contro gli eccessi del gioco d’azzardo. Ed è qui che si consuma un braccio di ferro all’interno dell’esecutivo. Con Balduzzi che spinge per avviare una regolamentazione di lotterie e scommesse, e il Tesoro (supportato dai tecnici della presidenza del consiglio) che frena. Pesano evidentemente i timori di un calo delle entrate per l’erario dalle tasse sui giochi. Ma non sono ininfluenti gli interessi delle grandi società concessionarie che gestiscono un giro di giocate che quest’anno supererà i 100 miliardi di euro.A Palazzo Chigi il lavoro è intenso e lungo e in serata arriva un vassoio di tramezzini. Tra le novità più interessanti al vaglio dell’esecutivo c’è sicuramente il capitolo sul gioco d’azzardo. Limitata la pubblicità dei giochi «con particolare riguardo alla tutela dei minori». A tutela dei minori passa il divieto di pubblicità televisiva su giochi d’azzardo: in tutti i programmi dedicati ai minori, anche al di là della fascia pomeridiana. Ad esempio in un film in serata destinato ai ragazzi. Analogo divieto nei cinema e sui giornalini. La distanza minima tra sale gioco e centri giovanili è di 200 metri. Arriva anche l’indicazione dell’alea, ovvero l’obbligo di segnalare le reali possibilità di vincita e del rischio di ludopatia. Vietato l’accesso dei minorenni alle sale gioco. Controlli mirati per verificare il rispetto delle norme. Rivedere le concessioni delle sale gioco anche su indicazione dei Comuni, evitando la prossimità a scuole, università, ospedali, chiese. Il gioco compulsivo, diventa «ludopatia», malattia inserita nel Livelli essenziali di assistenza. Il ministro Balduzzi segnala anche «l’obbligo di chiedere i documenti» per verificarte la maggiore età di chi compra sigarette.Poi c’è l’ampio capitolo sulla medicina di base. Balduzzi spiega che «spendere meno spendere meglio è il filo conduttore di questo provvedimento, che non a caso comincia all’articolo 1 col riordino dell’assistenza territoriale, <+corsivo>pendent <+tondo>di un’assistenza ospedaliera virtuosa». Poi dice che «lo slogan 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 esprime il messaggio di una nuova alleanza tra utente e medico, anzi, medici di famiglia». «Più forte» il collegamento tra intramoenia, «che sarà tracciata», e servizio sanitario «per evitare che ci sia alternatività e concorrenza». Sulla responsabilità sanitaria c’è «l’assicurazione obbligatoria e la definizione degli ambiti di responsabilità per evitare le "medicina difensiva" con la prescrizione da parte del medico di esami a 360 gradi». «Valorizzazione della professionalità e del merito» anche con la nomina dei direttori generali «che resta alle Regioni» ma «con trasparenza e requisiti chiari per entrare nell’elendo degli idonei da parte di un organismo indipendente, disciplinati puntualmente». Lo stesso per i primari. Insomma: «La cattiva politica resti fuori dalla sanità».