Berlino. Gentiloni: Ue investa su sociale ed emigranti
L'Europa investa risorse del suo bilancio sul modello sociale europeo e sulla gestione del fenomeno migratorio: così si potranno battere i populisti. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa a Berlino al termine del colloquio con la cancelliera Angela Merkel. «Quando l'Ue discute del suo bilancio pluriennale i cittadini chiedono di impegnare risorse su questi temi: non mi rassegnerò mai all'idea che si possa separare l'efficienza economica dalla democrazia e dal modello sociale europeo» fatto di «società aperta, impegni per il clima, libero commercio». A giudizio di Gentiloni «un'Europa che investe su questo sarà sempre più in grado di battere posizioni populiste e antieuropee». E con Merkel «abbiamo una visione comune che certamente sarà importante per il rilancio dell'Unione Europea»: nei prossimi mesi, «insieme alla Francia e ad altri Paesi», «dobbiamo dare impulso all'ambizione europea. L'Europa deve in qualche modo, anche attraverso la discussione sul suo bilancio, fare di più e fare meglio. Le due cose devono andare insieme: sulle risorse per il bilancio europeo l'Italia è pronta a fare la sua parte ma dobbiamo fare uno sforzo per concentrare sempre di più risorse su sicurezza, difesa, gestione dei flussi migratori, investimenti, politiche del lavoro». Temi che «hanno necessità di un impulso comune». Sull'accordo di Dublino - ha continuato il premier - «c'è un negoziato che va avanti. Noi riteniamo che si debba lavorare per trovare un'intesa in cui combinare insieme i principi di responsabilità e di solidarietà da parte dei diversi membri dell'Ue». «Non possiamo accettare l'idea che un Paese si tiri fuori
dalle responsabilità comuni sul tema dei migranti - ha sottolineato Gentiloni -. Ognuno deve fare la sua parte, nessuno può pensare di usare una parte dello schema europeo rifiutando le altre».
Poi, ha sottolineato il presidente del Consiglio, «abbiamo una missione da compiere anche sul piano geopolitico, ne discuteremo la prossima settimana a Bruxelles con i cinque Paesi del Sahel, e Germania e Italia nei rapporti col Mediterraneo hanno interessi e punti di vista comuni» che «si sono manifestati nel modo con cui abbiamo affrontato insieme la sfida migratoria, combinando capacità ragionevole di accoglienza e la capacità finalmente di infliggere colpi significativi alle reti criminali dei trafficanti». A questo proposito «siamo molto orgogliosi del fatto che grazie al nostro impegno le reti dei trafficanti hanno ridotto la loro presa sulle rotte mediterranee, sono diminuiti gli sbarchi e i morti in mare, sono aumentati i rimpatri volontari».
«In Italia non esiste pericolo governo populista e anti europeo»
Il premier Paolo Gentiloni esclude che dalle elezioni italiane del 4 marzo possa nascere un esecutivo populista e con un orientamento contrario alle istituzioni europee. «L'Italia avrà un governo, avrà un governo stabile, non credo esista alcun pericolo che abbia un governo dominato da posizioni populiste e antieuropee», ha detto il presidente del Consiglio. A poco più di due settimane dal voto, gli ultimi sondaggi pubblicati stamani dai giornali prima del black out che scatterà a mezzanotte accreditano una situazione di stallo, nella quale nessun partito o coalizione è in grado di raccogliere seggi parlamentari sufficienti per formare un governo. «Credo che l'unico pilastro possibile per una coalizione stabile e pro europea di governo possa essere la coalizione di centrosinistra guidata dal Pd». Il premier ha detto di aver concordato con Merkel la necessità di concentrare le risorse del bilancio comunitario «su sicurezza, difesa, temi migratori, investimenti, politiche del lavoro. Tutto ciò ha necessità di un impulso comune».
Merkel: ottimista su accordo di coalizione Cdu-Spd
«Credo che dopo un'elaborazione molto dettagliata e approfondita di un accordo di coalizione c'è una buona possibilità che i membri della Spd, come pure il congresso della Cdu - la Csu lo ha già fatto - si esprimano in modo positivo sull'accordo, ma dobbiamo aspettare i risultati. Per quel che riguarda il mio partito, sono ottimista», ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel,rispondendo a chi le chiedeva dell'accordo per un nuovo governo di Grosse Koalition fra Cdu e Spd.