GENOVA. Follia ultrà a Marassi Già emessi 11 Daspo
La Questura di Genova ha finora emesso 11 Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive per cinque anni) in relazione a quanto avvenuto al Ferraris. Lo ha riferito il questore, Massimo Maria Mazza, precisando che i provvedimenti "saranno certamente di più: "Stiamo esaminando i filmati. Le persone che hanno invaso i distinti sono circa 200. Non tutti hanno avuto comportamenti perseguibili".UNA DOMENICA DI FOLLIA ALLO STADIOFollia ultrà a Genova. Era un'immagine di due anni fa, Italia-Serbia e Ivan Bogdanov protagonista. È tornata come un fantasma - il più brutto del calcio - per un Genoa-Siena che decideva di promozione e salvezza. Anche questa volta a Marassi l'hanno fatta da padroni gli ultrà, genoani e non serbi, fermando la partita 45' e non facendola sospendere definitivamente. Rabbia e sdegno del calcio è però lo stesso. "Vergogna", grida tre volte Petrucci. "Mai più quelle persone dentro uno stadio". Mentre è polemica tra Questore e Preziosi su chi abbia ceduto alla richiesta degli ultrà di far spogliare i giocatori delle maglie, e il presidente del Genoa si augura una lunga squalifica del campo per poter giocare in tranquillità, lontano da Genova. Tre gol subiti dal Siena nel primo tempo e uno a inizio ripresa hanno gettato il Genoa nel dramma sportivo e fatto scattare una contestazione dei tifosi di livello tale da ricordare quella di Italia-Serbia, con la partita sospesa per il lancio di fumogeni e bombe carta. Stesso stadio, stesso clima: gli ultras genoani come quelli serbi, che in cima alle recinzioni, guidati da 'Ivan (Bodganov) il Terribile', costrinsero l'arbitro ad annullare la gara minacciando l'invasione di campo. Oggi al Ferraris è successo più o meno la stessa cosa. La gara è stata interrotta per 45' minuti, al 9' della ripresa, poi è ricominciata. Per "motivi di sicurezza" ha poi detto l'allenatore del Siena Sannino, spiegando che è stato chiesto di ricominciare per non fare salire ancora di più la tensione. Il Siena ha trascorso l'attesa negli spogliatoi, uscendo tra gli applausi, su richiesta delle forze dell'ordine, che avevano anche suggerito al Genoa di restare sul prato. La contestazione è esplosa poco dopo l'intervallo, quattro minuti dopo il quarto gol del Siena, che nel primo tempo ne aveva fatti tre con una facilità disarmante. Doveva essere la partita della riscossa per il Genoa, doveva servire a fare punti per allontanare l'incubo della retrocessione. Invece il primo tempo è finito 0-3 per i gol di Brienza (2) e Destro. Al quarto, di Giorgi, i tifosi estremisti hanno prima iniziato a insultare l'allenatore rossoblù Malesani, poi i giocatori. Poi la follia, la scelta di bloccare tutto, arrivata subito dopo l'entrata in campo di Kaladze al posto di Sculli. Un centinaio circa di estremisti si è spostato dalla 'Gradinata Nord', dietro la porta, fino al lato dei Distinti, dove c'é l'ingresso degli spogliatoi. Hanno cominciato a lanciare fumogeni e bombe carta in campo, sono saliti sulle recinzioni, hanno minacciato una invasione di campo. Come per Italia-Serbia L'arbitro Tagliavento ha fermato subito la gara, i giocatori si sono radunati a centrocampo e sul Ferraris è calato un clima surreale. Molti tifosi del settore 'invaso' si sono allontanati impauriti, tra loro tante famiglie con ragazzini al seguito. Gli stewards hanno cercato di controllare la situazione, ma non sono riusciti ad evitare l'invasione nei distinti.