Finito il caos a Genova. Poco dopo le 15.30 i primi autobus hanno ripreso a circolare al termine di uno sciopero selvaggio che ha toccato stamani il quinto giorno. A fine mattinata l'assemblea dei lavoratori di Amt, dopo tre ore e mezzo di discussione, ha approvato l'accordo che chiude la vertenza con azienda, Comune e Regione. Secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, il 60% dei lavoratori presenti ha avallato l'ipotesi di accordo formulata la notte scorsa, mentre il 40% si è detto contrario. Rabbia e delusione all'uscita dalla sala della Chiamata del porto per i lavoratori contrari all'accordo. Insulti sono stati rivolti ad alcuni rappresentanti sindacali. L'intesa prevede, in primo luogo, che l'Amt resti pubblica. La Regione si impegna a finanziare l'acquisto in tempi brevi di 15 nuovi mezzi e, nel quadriennio 2014-2017, di altre 200 vetture. La Regione si impegna inoltre ad accelerare il percorso di costituzione dell'Agenzia unica per il trasporto pubblico locale entro marzo del 2014 in modo che operi a regime entro la fine dell'anno.I sindacati hanno riferito, poi, che, per ripianare il disavanzo di Amt, calcolato in 8,3 milioni di euro nel 2014, il Comune si è impegnato a ripatrimonalizzare l'azienda con un investimento pari a 4,3 milioni di euro. I restanti 4 milioni saranno invece recuperati attraverso riorganizzazioni anziendali che non toccheranno né le retribuzioni, né l'orario di lavoro, né i riposi dei dipendenti. In particolare è prevista l'esternalizzazione di quote di attività che verranno affidate in appalto.