L'alluvione. Parte le corsa alla solidarietà, un milione dalla Cei
"Genova reagisce ma non basta: bisogna fare le opere". Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, durante la visita sui luoghi maggiormente colpiti: le zone di San Gottardo, Borgo Incrociati, dove ha perso la vita Antonio Campanella, e di via Fereggiano. Bagnasco ha incontrato famiglie, negozianti e ha potuto toccare con mano il clima di solidarietà che si è creato in città grazie anche alla presenza di tanti giovani volontari che hanno rispolverato le magliette degli "angeli del fango" del 2001.
La presidenza della Cei ha stanziato un milione di euro dei fondi derivanti dall'otto per mille come prima risposta alle necessità della popolazione di Genova.
E parte la corsa alla solidarietà in diocesi. I parroci e i rettori delle chiese sono invitati a fare avere alla Caritas diocesana le offerte raccolte.
Chiunque può partecipare alla colletta con un bonifico intestato a "Arcid Genova Caritas Diocesana - B. Carige Alluvione 2014" utilizzando l'IBAN IT74M0617501400000007168480
ll cardinale ha celebrato una Messa nella parrocchia di San Gottardo a Molassano. "Vogliamo non solo che sia l'ora della preghiera, ma anche della giustizia e della
riconciliazione" ha detto il presidente della Cei
spiegando che l'energia per ricostruire il proprio domani può
essere assicurata dai poteri pubblici "attraverso aiuti
immediati, concreti e adeguati".
"Solo allora sarà completo questo momento e ci sarà la
riconciliazione nei fatti con coloro che hanno la responsabilità
della cosa pubblica", ha aggiunto il cardinanale che domenica mattina celebrerà un'altra Messa nella chiesa parrocchiale in Via Canevari.