Attualità

ROMA. Gemelli, infermiera con Tbc sentita dai pm Risultata positiva già nel 2004

giovedì 1 settembre 2011
È stata sentita dai magistrati, nell'ospedale Spallanzani di Roma, dove è ricoverata, l'infermiera affetta da tubercolosi che ha prestato servizio nel reparto di neonatologia del Policlinico Gemelli. Riserbo degli inquirenti sul contenuto dell'atto istruttorio. L'infermiera, ascoltata come persona informata sui fatti, ha risposto alle domande del procuratore aggiunto Leonardo Frisani, e del sostituto Alberto Pioletti, che per precauzione hanno indossato delle mascherine protettive, inerenti, tra l'altro, tempi e modi di contrazione della malattia infettiva e i controlli medici ai quali è stata sottoposta negli ultimi anni. L'infermiera ha confermato di essere risultata positiva alla Tbc già dal 2004, poco dopo essere stata sottoposta a un vaccino per la stessa infezione. Gli inquirenti hanno intanto delegato i Carabinieri del Nas di approfondire i controlli anche con l'audizione di testimoni sulle procedure messe in atto dal Policlinico Gemelli. In particolare, gli investigatori vogliono chiarire se sono state rispettate le norme previste dalla legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Il fascicolo della Procura di Roma sull'episodio è allo stato ancora senza ipotesi di reato e senza indagati. Questa mattina alla procura di Roma è giunto l'esposto presentato dall'associazione dei consumatori Codacons che ha già annunciato, con gli avvocati Claudio Coratella e Alessia Stabile, che si costituirà parte civile nel procedimento.ALTRI 22 BAMBINI POSITIVI Ci sono altri 22 bambini nati al policlinico Gemelli di Roma che sono risultati postivi al test per la tubercolosi. Lo rende noto la Regione Lazio. Salgono cosi a 79 i bimbi risultati positivi al test nell'ambito dei controlli avviati dopo che un'infermiera che lavora nel nido dell'ospedale si è ammalata di tubercolosi. "Per quanto riguarda la giornata odierna, sono emersi 22 nuovi casi positivi su 167 test effettuati. Le famiglie dei bambini interessati sono state già avvisate. Si tratta di 17 maschi e 5 femmine. Di questi, 1 bambino è nato nel mese di gennaio, 10 bambini a febbraio, 4 a marzo, 3 ad aprile, 2 a maggio, 1 a giugno ed 1 a luglio. Complessivamente, ad oggi sono state effettuate 1.197 visite e test di cui sono pervenuti 996 risultati, dei quali 79 emersi come positivi, con una media del 7,9%".REZZA (ISS), NON È EPIDEMIA Che ci siano stati dei contagi è innegabile, ma al momento non si può parlare di epidemia perché i controlli e la profilassi servono proprio a evitare l'insorgere e il diffondersi della malattia. E' quanto spiega Giovanni Rezza, il direttore del dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, riferendosi ai bambini risultati positivi al test della Tbc al Policlinico Gemelli in seguito al contatto con una infermiera. "Le positività riscontrate finora - aggiunge l'epidemiologo - possono essere superiori al numero atteso, ma si tratta pur sempre di positività e non di malattia contagiosa. Il punto di trovare delle positività è proprio quello di impedire lo sviluppo della malattia e non sta a significare che si sta verificando un'epidemia. Anche perché sappiamo che nella popolazione italiana, secondo i dati dell'Oms, c'é almeno un 12% di persone positive al micobatterio, ma la malattia ha un'incidenza molto bassa in Italia, 4-5 mila casi l'anno". Parlare di epidemia secondo Rezza "può dare il senso del verificarsi di casi di tubercolosi che invece viene evitato grazie a questi controlli e alla profilassi poi applicata. Identificazione precoce e profilassi fanno sì che non parta la malattia. E al momento non risultano esserci malati". Secondo l'epidemiologo, "c'é stata una diagnosi tardiva, purtroppo, e bisognerà capirne i motivi, e quindi questa ha favorito il diffondersi dei positivi, anche sopra il numero atteso, ma questi bimbi non sono malati e quindi non sono contagianti, per cui non si può parlare di epidemia".AVVIATI CONTROLLI ANCHE SU NATI GENNAIOSono stati avviati i controlli e predisposti i contati delle famiglie anche per i bimbi nati a gennaio nel policlinico Gemelli. "In particolare - fa sapere la Regione - su 266 nati nel mese di gennaio, sono stati già fissati 146 appuntamenti". Anche oggi è tornata a riunirsi, come previsto, l'Unità di coordinamento della Regione Lazio, presieduta dalla presidente Renata Polverini, chiamata a gestire l'attività di controllo sui nati al Policlinico Gemelli inseriti nel programma di sorveglianza sulla tubercolosi e che ha fatto il punto della situazione sulle operazioni di verifica e prevenzione. "L'Unità conferma che alla data odierna - spiega la Regione - si è conclusa l'attività di primo contatto di tutte le famiglie dei neonati interessati dal programma di controllo, compresi quelli nati nel mese di gennaio 2011. In particolare su 266 nati nel mese di gennaio, sono stati già fissati 146 appuntamenti. Per quanto riguarda le famiglie che non è stato possibile raggiungere, nonostante i ripetuti tentativi di contatto, telefonici ed epistolari, si proseguirà nei prossimi giorni con telefonate a seguito delle quali, in caso di mancata risposta, verranno inviati telegrammi ed in ultima istanza, verranno interessate le autorità competenti per l'attivazione delle procedure previste in questi casi. Resta, inoltre, attivo il call center della Asl RmE ai numeri 06 68352830 - 366 6620408 - 366 6620407. "L'Unità di coordinamento, attraverso i suoi esperti, ricorda che la positività al test non significa malattia ma esprime l'avvenuto contatto con il bacillo. Pertanto, anche sui nuovi 22 neonati positivi - prosegue la nota - sono stati già programmati ulteriori controlli e sarà proposta la profilassi prevista dal protocollo predisposto dall'Unità di coordinamento regionale. La profilassi, definita anche dalle linee guida internazionali, evita il rischio di sviluppare la malattia a seguito dell'avvenuto contatto con il micobatterio. L'Unità di coordinamento precisa, inoltre, che dei neonati risultati positivi fino ad oggi e sottoposti agli ulteriori controlli previsti nessuno è risultato ammalato".AUDIZIONE AL TAR DEL LAZIODomani il Tar del Lazio si occuperà della vicenda del contagio da Tbc nel reparto di Neonatologiadel Policlinico Gemelli di Roma, dopo che un'infermiera è risultata malata di tubercolosi. Il consigliere delegato della III sezione quater, Giuseppe Sapone, infatti, ha convocato il Codacons e la regione Lazio per un'audizione chiesta dall'associazione tra le righe del ricorso d'urgenza propostoper contestare la composizione della Commissione d'indagine nominata dal presidente della regione Lazio, Renata Polverini.