Attualità

TERREMOTO . Del Rio: «I gemellaggi sono garanzia di ricostruzione»

Vito Salinaro lunedì 11 giugno 2012
«È una sussidiarietà orizzontale, un modello in cui comunità vanno in soccorso di altre comunità senza attendere disposizioni dal centro». Comunque la si guardi, questa "sussidiarietà orizzontale", o, nell’accezione più nota, "gemellaggio", che molto piace a Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), sta già alleviando i problemi dei centri più colpiti dal terremoto.In che modo, presidente?L’"adozione" di intere comunità da parte di Comuni che, per l’occasione, si gemellano, è decisiva perché non ci sono livelli intermedi che ne rallentano l’azione. Un gemellaggio è immediatamente operativo e investe progetti mirati senza lungaggini e con poca burocrazia.Ci sono esempi di gemellaggi già in atto?A Milano come a Palermo, a Bari come a Torino, o a Firenze, l’idea è piaciuta. Alcune città hanno già "adottato" dei Comuni. Gemellaggi sono in atto tra Firenze e Finale Emilia, e tra Torino e Mirandola. Proprio ieri mattina il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, mi ha comunicato la disponibilità della sua città che aspetta solo di conoscere il nome del Comune da aiutare.Cosa comporta un gemellaggio?Sgombro subito il campo dall’idea che si tratti di una semplice raccolta di fondi. Il gemellaggio comporta una mobilitazioni delle varie anime della città. Del Comune, certo, ma anche del mondo produttivo, delle associazioni di categoria, del volontariato, delle parrocchie. Le faccio un esempio. Prendiamo Firenze e Finale: da quando c’è il gemellaggio gli ospedali del capoluogo hanno "adottato" quel che resta dell’ospedale di Finale, sostenendone gli sforzi in ogni modo.Firenze, Milano, Torino... Ma i "piccoli" Comuni sono ugualmente coinvolti in questa corsa solidale?Tante altre amministrazioni desiderano aiutare. La solidarietà non è un’esclusiva delle grandi città. Un gruppo di Comuni del Varesotto, per esempio, ha deciso di unire le forze e sostenere la ricostruzione di un piccolo Comune emiliano; e per questo sono stati reperiti i primi 100mila euro.Quali sono le priorità degli stanziamenti?Vanno ricostruiti subito municipi e scuole. I municipi non possono interrompere i servizi anagrafici, quelli relativi ai certificati, ai permessi di agibilità degli edifici, ecc. Il municipio è la vita stessa di una comunità. Non devo poi spiegare l’importanza di rendere perfettamente funzionali le scuole. Dobbiamo tutti sforzarci di offrire agli alunni le strutture pronte entro settembre.Come si aiuta un Comune colpito?Oltre ai canali ordinari, può bastare una telefonata tra sindaci ad avviare un gemellaggio. Un Comune di qualsiasi grandezza può organizzare progetti di beneficenza, inviare volontari, offrire servizi. Inoltre, il gemellaggio garantisce che gli aiuti raggiungano realmente i siti oggetto dei contributi. I cittadini sanno come vengono impiegati gli aiuti.Dando così ossigeno ad amministrazioni stremate...Ho incontrato i sindaci delle zone colpite: sono stati straordinari, non hanno mai mollato, hanno risposto a migliaia di istanze. Il gemellaggio è per loro un aiuto concreto e un pilastro della futura ricostruzione.