GENOVA. Attentato al manager Ansaldo, tre piste «Ma nessuna rivendicazione»
Nelle indagini sulla gambizzazione dell'ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, "vengono, al momento, valutate tre piste: quella vetero-brigatista, quella anarco-insurrezionalista e quella commerciale", legata alle recenti attività societaria nei Paesi dell'Est europeo, attraverso la costruzioni di centrali nucleari e alla gestione dei rifiuti tossici.Lo ha affermato il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, intervenendo in Aula alla Camera per un'informativa sull'attentato avvenuto a Genova. L'attentato "non è stato rivendicato e non risulta che la vittima abbia ricevuto minacce". Dopo la gambizzazione è stato disposto un servizio di vigilanza dinamica dedicata agli stabilimenti di Genova ed alle abitazioni di alcune figure di spicco all'interno del Gruppo, ha aggiunto la Cancelieri, sottolineando che "misure di protezione più incisive sono state attivate nei confronti dell'ad di Ansaldo Energia e dello stesso ingegner Adionolfi". La Cancellieri ha anche confermato che il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, "ha già un livello di tutela molto elevato". IL DOCUMENTO DEI GAPUn documento è comparso sul network indipendente "Indymedia" a firma Gap(Gruppi Armati Proletari). Nel testo si attacca il governo Monti e si fa riferimento anche al manager gambizzato. Il documento è al vaglio degli inquirenti. Gli esperti antiterrorismo dei carabinieri escludono però che il documento firmato Gap sia la rivendicazione dell'attentato del 7 maggio. Lo ritengono semmai "un attestato di solidarietà" con chi l'ha commesso."Non piangiamo gli sfruttatori e i loro servi, anzi ci rallegriamo che lor signori non si sentano più così tanto protetti come in questi ultimi tempi! Lavoriamo per l'organizzazione di un partito rivoluzionario che sappia anche orientare all'autodifesa del proletariato!". Così scrivono 'I Gap' su Indymedia Piemonte. Il post è stato inviato alle 18 del 7 maggio, il giorno successivo all'attentato all'ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi a Genova. Il testo, che non appare come una rivendicazione, ma come un commento politico, è all'attenzione degli inquirenti. Il titolo del post è "Contro la violenza dei padroni... violenza rivoluzionaria"."La borghesia imperialista vuole fare pagare la crisi del proprio sistema alle masse popolari", scrivono i Gap nella nota. "I membri della borghesia - si legge - stretti nel vortice della crisi del sistema, rendono sempre più evidente il loro volto sfruttatore e sanguinario costringendo i membri delle classi delle masse popolari ad una esistenza di stenti e di patimenti, di lacrime e sangue, di carcerazioni e di morte". Lo scopo di tutto ciò sarebbe il mantenimento della ricchezza in mano a pochi, facendo così "pagare la crisi pagare la crisi ai ceti meno abbienti, proletari, operai, pensionati, sino a colpire anche i portatori di handicap". Poi l'attacco alle categorie che appoggerebbero la borghesia, compresi magistrati, avvocati, membri delle forze dell'ordine.NAPOLITANO: RISPOSTA CATEGORICAQuanti fossero tentati di mettersi sulla strada del terrorismo "sono dei perdenti, non si illudano di intimidire lo Stato e i cittadini". Lo ha detto il Giorgio Napolitano, nel suo intervento al Quirinale nella Giornata della Memoria in ricordo delle vittime del terrorismo. Con la voce rotta dalla commozione, il Presidente della Repubblica ha concluso ricordando il recentissimo episodio della gambizzazione dell'ad di Ansaldo a Genova, Napolitano mette in guardia: "la risposta e la vigilanza devono essere categoriche".