"L'unica cosa che stiamo chiedendo al
governo è di essere attento ai bisogni dei singoli, ma non fare
dei bisogni dei singoli la misura e il quadro per dover poi
regolare il bene comune. Perché il bene del singolo non coincide
con il bene comune, non è che enfatizzando o allargando il bene
dell'individuo esso diventa il bene comune. Sono due concetti
completamente diversi". Lo ha affermato, in diretta a Tv2000, il
segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, a
proposito delle unioni tra persone dello stesso sesso.
"Si sta commettendo questo errore che è di natura prima di tutto filosofica. La somma dei diritti individuali non fa il bene comune. Se io accontento ogni persona
e faccio di tutto per accontentarla in tutte quante le richieste
che mi fa, io non ho fatto il bene comune", ha sottolineato
Galantino, ospite della trasmissione "Il diario di papa
Francesco".
"Io ho sentito, ho letto su qualche agenzia, su qualche
giornale, dopo la mia dichiarazione,
estremamente equilibrata, degli scorsi giorni, ho sentito dire 'parole dure dei
vescovi contro il governo' - ha anche detto il segretario della Cei -.
Ma scusate possiamo ragionare? C'è sempre questa necessità di
accentuare. L'unica cosa che stiano chiedendo come vescovi, come
persone che vivono nella famiglia, vivono di famiglia, che amano
la famiglia, in tutte le forme, anche quelle che fanno più
fatica a vivere e quelle invece che riescono ad andare avanti,
l'unica cosa che stiamo chiedendo al governo è di essere attento
ai bisogni dei singoli, ma non fare dei bisogni dei singoli la
misura e il quadro per dover poi regolare il bene comune".
Parlando delle "attese" di cui "la politica e i nostri
amministratori dovrebbero tenere a cuore", Galantino ha
osservato che "molte volte ho l'impressione che si risponda a
domande che nessuno ha mai posto, ma che sono ideologiche, o che
alcuni hanno posto e che sono sacrosante: sono domande alle
quali bisogna imparare a dare risposta con grande serietà, senza
farsi prendere dalla fregola della novità per la novità". "Sento
dire molte volte su alcuni temi che questo è 'segno di civiltà'
- ha aggiunto - ma chi te l'ha detto che è segno di civiltà?
Secondo il tuo modo di vedere, il tuo modo di pensare.
Confrontati con la realtà: è veramente questo che si aspetta la
gente?".