Latina. Funerali di Desirée, il parroco: «Il Signore le apre le porte del Paradiso»
I funerali di Desirée a Cisterna di Latina (Ansa)
Grande commozione a Cisterna di Latina per i funerali di Desirée Mariottini, la sedicenne uccisa e violentata il 18 ottobre a Roma dopo essere stata drogata. Le esequie si sono tenute oggi, nella chiesa di San Valentino, da cui prende il nome il quartiere popolare alla periferia della città e in cui viveva la ragazza con la mamma e i nonni.
Ad accogliere il feretro, seguito dai genitori e dagli altri familiari della giovane, il parroco don Livio Fabiani. A rappresentare la città, il sindaco Mauro Carturan, che per la giornata di oggi ha proclamato il lutto cittadino, anche se sono stati in molti a voler dare l'ultimo saluto alla giovane partecipando al funerale.
La giornata di lutto cittadino è stata proclamata anche a Roma dalla sindaca Virginia Raggi.
Proprio don Livio parte da un ricordo personale: «In questa chiesa Desirée da me ha ricevuto la Prima Comunione e, qualche anno dopo la Cresima. Non avrei mai pensato che un giorno, oggi, sarei stato io stesso a darle l’ultimo saluto».
Proseguendo nell'omelia, il parroco ha invitato la comunità «a dimenticare ciò che i giornali e gli altri mezzi di comunicazione nel bene e nel male, nella verità e nella menzogna, ci hanno presentato. Stringiamoci intorno a Desirée e ai suoi famigliari. Facciamo loro sentire la nostra vicinanza e il nostro affetto. Ma soprattutto cerchiamo di ricevere, nella gioia e nel dolore, il messaggio umano e cristiano che deriva da questo nostro stare insieme».
Non è mancato, da parte di don Livio, «un appello a tutti i responsabili della cosa pubblica, grandi o piccoli, centrali o periferici che essi siano, a vigilare, a controllare e a intervenire a tempo debito contro ogni forma di violenza senza aspettare che questa violenza esploda e che si ripeta ciò per cui oggi stiamo piangendo. E la nostra preghiera sia anche per questo».
E infine: "Il paradiso esiste, non ne abbiamo fatto un raccontino per bambini. Questa stella è volata in cielo e il Signore le apre le porte del paradiso".
La chiesa in cui si celebrano i funerali di Desirée è la stessa in cui fu dato l'ultimo saluto alle piccole Alessia e Martina, le sorelle di 13 e 7 anni uccise il 28 febbraio scorso dal padre, Luigi Capasso, a colpi di pistola, che poi si tolse la vita. La madre delle due bimbe, Antonietta Gargiulo, fu gravemente ferita dall'uomo.
Intanto resta aperto il fronte dell'inchiesta giudiziaria sulla morte di Desirée, coordinata dalla Procura di Roma. Al momento restano in carcere, come misura cautelare, i quattro uomini nordafricani arrestati tra Roma e Foggia, con l'accusa a vario titolo tra loro di spaccio di droga, violenza sessuale e omicidio.