Terzo giorno di proteste per il
movimento dei "forconi". Blocchi stradali, manifestazioni e sit
in proseguiranno fino a venerdì in tutta Italia. Domani alle
11 il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, riferirà alla
Camera sulla protesta in corso. È stato deciso nel corso della
conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La situazione più
calda resta a Torino dove c'è stato un secondo arresto per
violenza privata aggravata da parte di un manifestante, dopo
quello di un camionista avvenuto stamattina in piazza Derna. In
tarda mattinata, in piazza Bernini, la Digos ha identificato e
arrestato un giovane di 25 anni, per aver tentato d'impedire a
un tassista di svolgere il suo lavoro, minacciandolo e
intimandogli di scendere dal mezzo. Silvio Berlusconi torna a
incalzare l'esecutivo: "Da giorni il nostro Paese è bloccato
dall'azione di protesta. Sino ad ora il governo è apparso poco
reattivo. Cosa aspetta a convocare queste categorie? Forse che
accada qualcosa? Ho deciso, per evitare ogni possibile
strumentalizzazione di rinviare l'incontro previsto per questo
pomeriggio con una delegazione di autotrasportatori". In
mattinata tafferugli a
Milano tra un gruppo di tifosi dell'Ajax
e i manifestanti dei forconi, l'intervento delle forze
dell'ordine ha riportato la calma. A
Roma il servizio
della linea B della metro e della Roma-Lido è stato interrotto
nei pressi della stazione Garbatella a causa dell'occupazione
dei binari da parte di un gruppo di manifestanti. Un centinaio
di manifestanti hanno organizzato un sit-in in piazza
Montecitorio durante il dibattito sulla fiducia al governo
Letta. Dalle 13.10 alle 14.00 sono stati occupati i binari
della linea
Torino-Bardonecchia, ad Avigliana. A Cerignola, nel
Foggiano, un imprenditore riapre i supermercati dopo due giorni
di chiusura forzata, prima lo minacciano e poi una bomba carta
viene fatta esplodere davanti a uno dei punti vendita. La
piattaforma di adesioni alla protesta si è allargata a macchia
d'olio rispetto alle origini del movimento nato in Sicilia nel
gennaio 2012 come rivolta di autotrasportatori e agricoltori
contro il caro carburante. Oggi ha inglobato studenti,
disoccupati, precari, venditori ambulanti e persino ultras
delle curve calcistiche. "Finchè questi politici non se ne
andranno a casa, sarà lotta ad oltranza". Così Danilo
Calvani, uno dei leader dei contestatori che aggiunge: "Se
sarà votata la fiducia al Governo Letta sarà l'ennesimo colpo
di Stato. Noi delegittimeremo questa politica e andremo a Roma
da tutta Italia".La