Proteste. Forconi, a Ventimiglia bloccata la frontiera
Si fa dura la protesta del Movimento dei Forconi a Ventimiglia dove da questo pomeriggio i manifestanti impediscono ai mezzi di raggiungere la Francia e il Piemonte. Un gruppo di 400 dimostranti ha occupato largo Torino bloccando l'imbocco del cavalcavia di Roverino e di via Tenda, vie che conducono all'Autostrada dei Fiori e alla Statale 20 della Val di Roja e del Col di Tenda. Bloccato anche il ponte sul fiume Roja che porta in Francia attraverso l'Aurelia. Per andare in Francia occorre servirsi del treno oppure imboccare l'autostrada da Bordighera o da un casello più a est.
Manifestazioni, presidi in piazza e disagi alla viabilità in diverse parti d'Italia. La protesta è giunta al quarto giorno, mentre il coordinamento nazionale "9 dicembre" prepara la grande manifestazione annunciata per sabato nella capitale dove confluiranno tutti i movimenti per un corteo verso il Parlamento.
Torino, evitati 2 blocchi: 53 identificatiNel pomeriggio a Torino la polizia ha sgomberato il presidio del Movimento dei forconi in Piazza Derna, sbloccando il traffico nella zona nord della città: identificate 15 persone. Fermato anche un gruppo di dimostranti che stava per invadere la tangenziale entrando dall'interporto di Orbassano. Sono stati bloccati e 38 identificati. Prosegue invece il presidio di Piazza Castello. Stamani i mercati hanno potuto riaprire, grazie alla vigilanza della Polizia che sta effettuando anche un servizio di informazione tra negozianti e ambulanti.Roma, scontri alla Sapienza. Marino «preoccupato» per la manifestazioneA Roma prosegue il presidio in piazzale dei Partigiani. E sempre nella capitale, stamani alcune centinaia di studenti hanno protestato fuori dall'aula magna dell'Università La Sapienza. Un petardo è esploso all'interno, dove era in corso la conferenza nazionale sulla green economy. La protesta si è poi spostata davanti al piazzale del Rettorato dove la polizia ha caricato i manifestanti. Due ragazzi sono stati fermati e poco dopo rilasciati. "La nostra Università - si leggeva in uno striscione - non è una passerella per chi semina austerità". Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha detto di essere ''preoccupato'' per la grande manifestazione dei forconi indetta nella Capitale per sabato. ''È molto facile che si possano infiltrare persone violente'', ha detto, sottolineando però come la capitale abbia il dovere di ospitare le manifestazioni di carattere nazionale.
A Firenze disoccupati, lavoratori, studenti e Casapound sono scesi nelle vie del centro, causando disagi al traffico. Protesta anche in Sardegna sulla statale 131. A Palermo, i forconi hanno appeso mutande davanti alla sede della Serit, società di riscossione dei tributi locali. Disagi anche sull'A3, dove è in corso un presidio, nei pressi di Cosenza e nella rotonda d'immissione al raccordo Perugia-Bettolle di Madonna Alta a Perugia. In Veneto la mobilitazione si è spostata davanti alle sedi di Equitalia, con un sit in pacifico davanti alla sede di Mestre. Mentre un centinaio di persone del presidio di Soave, nei pressi del casello della A4, stamani si sono trasferiti sotto la sede di Equitalia di Verona.Alfano: rischio di una deriva ribellisticaIl ministro dell'Interno e vicepremier Angelino Alfano ha riferito alla Camera sulle manifestazioni di protesta e sul comportamento di esponenti delle forze dell'ordine. Stando all'informativa, il bilancio di questi tre giorni di protesta è di 14 agenti feriti, 5 arresti e 55 denunce per vari reati. Un riferimento anche agli agenti che si sono sfilati il casco, sottolineando il "no alla strumentalizzazione".Alfano si è detto preoccupato che "l'insieme delle cause di un disagio sociale possa provocare una deriva ribellistica contro le istituzioni nazionali ed europee" e ha ribadito la posizione del Governo "nel dire che come si difende la libertà dei manifestanti pacifici, intendiamo difendere la libertà dei cittadini di vivere in sicurezza nelle loro città, dei commercianti di aprire le loro saracinesche, dei cittadini di circolare liberamente".Letta: gli attacchi alla politica sono attacchi alla rappresentanza"La rappresentanza oggi è in grande crisi, gli attacchi alla politica in questi giorni sono attacchi alla rappresentanza. Il tema dell'autotrasporto tocca la rappresentanza". Lo ha detto il premier Letta in un videomessaggio all'assemblea elettiva della Cna. "Se salta il meccanismo con cui il Governo tratta con le categorie e i loro legittimi rappresentanti", c'è un problema di rappresentanza, "se si raggiungono accordi che tengono insieme più del 90% dei rappresentanti, esiste un principio di democrazia elementare", ha spiegato il premier.