L'operazione. “Food for Gaza”: così l'Italia sta aiutando la popolazione della Striscia
“Food for Gaza” non si ferma e pochi giorni fa nuovi aiuti italiani hanno raggiunto la Striscia. L'operazione umanitaria, voluta e coordinata dal ministero degli Esteri con il sostegno del governo di Israele e dell'Autorità nazionale palestinese, prosegue grazie alla collaborazione della Giordania che ha permesso la consegna dei beni raccolti in un contesto drammatico come quello di Gaza.
«Gli aiuti entrati a Gaza sono ancora una piccola goccia rispetto alle necessità della popolazione. Per questo da settimane stiamo chiedendo al governo israeliano non solo di favorire al massimo l'ingresso di aiuti medici e alimentari, ma anche di interrompere le azioni militari a Gaza per permettere il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani e per assistere i quasi due milioni di cittadini di Gaza coinvolti ormai da quasi un anno nelle operazioni militari», ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l'arrivo di altri due camion di italiani a destinazione.
«Nell'iniziativa abbiamo deciso di coinvolgere non solo Fao, Wfp e Croce rossa e Mezzaluna rossa internazionale, ma anche il governo di Israele e l'Autorità palestinese con l'obiettivo di coordinare gli sforzi umanitari», ha continuato il vicepremier azzurro.
Gli aiuti, raccolti grazie a Coldiretti, Confagricoltura e Croce rossa, partono dalla base Onu di Brindisi e dal porto di Gioia Tauro. Il governo ha stanziato finora 35 milioni di euro e ha inviato 60 tonnellate di materiale. Per agevolare le operazioni la Farnesina ha inoltre donato al Programma alimentare mondiale 15 camion allestiti in Italia e in partenza a breve.