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Roma . Fontana di Trevi, restauro al via con passerella e gestione degli ingressi

Luca Liverani lunedì 7 ottobre 2024

Veduta aerea della Fontana di Trevi con il progetto della passerella per la visita durante la cantierizzazione

Il restauro, una passerella temporanea per guardare da vicino i gruppi scultorei, poi - con l’anno nuovo - l’avvio della sperimentazione per l’accesso contingentato e (per ora) gratuito. Roma si rifà il trucco per il Giubileo e, oltre ai lavori di ammodernamento, avvia una ripulitura straordinaria delle principali fontane monumentali, a partire dalla più famosa nel mondo, la Fontana di Trevi.

In contemporanea con l’avvio della cantierizzazione, in Campidoglio è stato presentato il progetto dal sindaco Roberto Gualtieri, dal sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce, dagli assessori alla Cultura Miguel Gotor, e al Turismo Alessandro Onorato. Un mese e mezzo di lavori, costo 327 mila euro, da finire per l’apertura dell’Anno Santo. Il monumento resterà visibile grazie alla recinzione trasparente e a un ponte, pronto tra un mese, che renderà possibile un inedito incontro ravvicinato con i gruppi scultorei.

La salita sulla passerella sarà anche una prima prova tecnica dell’accesso, contingentato ma gratuito, che poi sarà messo in atto a fine lavori per accedere a bordo vasca. Qualche mese di prova, poi potrebbe arrivare un biglietto a pochi euro. Un contributo alle spese della nuova gestione degli accessi, spiega il sindaco Gualtieri, senza tornelli e gestito da steward e hostess dell’agenzia Zetema. Sempre libero il transito sulla piazza.

Una simulazione della passerella che sarà pronta tra un mese - Roma Capitale

L’ultimo restauro era stato nel 2014/15, grazie a un contributo di Fendi. Durato 17 mesi, aveva visto l’esordio della passerella. Poi era stato installato un nuovo suggestivo sistema di illuminazione con 86 punti luce nella fontana e 6 a distanza per illuminare il monumento. Ora è tempo di nuove pulizie: le superfici lapidee della parte bassa si sono coperte di patine biologiche e depositi di calcare. E la vegetazione spunta dalle fessure. Per tutta la durata dei lavori ovviamente la fontana resterà a secco. Questo non impedirà però ai turisti il tradizionale lancio di monetine, che Acea raccoglie e devolve in beneficenza: dalla passerella sarà possibile lanciarle in un apposito cesto.

L'operazione è parte di un intervento di manutenzione più ampio nell'ambito del programma “Pnrr - Caput Mundi” che comprende anche le fontane del Quirinale, della Barcaccia, delle Tartarughe, delle Tiare, di piazza Farnese, di piazza della Rotonda, le due fontane laterali di piazza Navona e la fontana di fronte alla Bocca della Verità: saranno pronte entro novembre. Entro dicembre sarà invece completata la fontana dei Quattro Fiumi di Piazza Navona. L’importo complessivo è di 1 milione 187 mila euro.

Dopo l’annuncio, meno di un mese fa, da parte dell'assessore Onorato, parte dunque la sperimentazione dell’accesso controllato alla parte bassa. Il Campidoglio cerca così di affrontare il sovraffollamento che da qualche anno affligge uno dei luoghi più iconici della Capitale. «La passerella ci consentirà di sperimentare la modalità contingentata di fruizione - spiega il sindaco Gualtieri - anche per ragioni di sicurezza». Gli addetti conteranno gli ingressi e aspetteranno l’uscita delle persone per permettere nuove entrate. Senza tempi prestabiliti. Permesso sedersi ad ammirare il monumento, vietato consumare cibo. Dopo la sperimentazione, annuncia Gualtieri «potremo ipotizzare un piccolo contributo».

«La Fontana di Trevi fa 4 milioni di visitatori l’anno - ricorda l’assessore al Turismo Onorato - cioè 10-12 mila al giorno. Vogliamo fornire al turista una esperienza non caotica. L’obiettivo non è il ticket, ma garantire una fruizione migliore».

«La Fontana di Trevi è il monumento più conosciuto della Roma moderna», dice il sovrintendente Parisi Presicce. «Papa Clemente XII nel 1732 affidò all’architetto Nicolò Salvi - spiega - la costruzione di una “mostra d’acqua” per l’Acquedotto Vergine. È un punto di incontro tra barocco e neoclassicismo. Il lancio della monetina è stata inventata nell’800 dall’archeologo tedesco Wolfgand Helbig. Poi la fama è arrivata con La dolce vita di Fellini. Ma anche con Totòtruffa del 1962».