Milano. Il Fondo famiglia lavoro punta su giovani, periferie e cinema
Caritas Ambrosiana aiuterà cento giovani delle periferie milanesi a scoprire i «mestieri segreti del cinema». E, perché no, a trovare la rotta del proprio futuro, uscendo dalle secche di una condizione sociale, educativa e professionale spesso davvero «periferica». Mentre la community di video-creativi iscritti alla piattaforma Zooppa è invitata a creare «spot» per promuovere le donazioni alla fase tre del Fondo famiglia lavoro. E così dare nuove risorse ai percorsi di reinserimento professionale che la diocesi di Milano rivolge a chi è rimasto senza occupazione e senza reddito.
Miracolo a Milano? No. Alla base di tutto stanno un’alleanza, un progetto e un bando. L’alleanza è quella fra Caritas Ambrosiana e Fondazione Ente dello Spettacolo, che ha dato vita al progetto «Pro-Fondo Milano. Le voci delle periferie, le storie oltre la crisi». A dare linfa all’iniziativa, il bando Siae «Sillumina» (proprio così, senz’apostrofo) vinto dalla Fondazione promossa dalla Conferenza episcopale italiana che ha, nel dna, l’impegno nella diffusione, promozione e valorizzazione della cultura cinematografica. Un corso e un concorso: queste le due «azioni» previste dal progetto.
I «Mestieri segreti del cinema». Così è stato battezzato il workshop che Caritas offrirà gratuitamente a cento under 35 provenienti da contesti sociali «difficili». Contesti dove, ricordano i promotori, non mancano figure fragili e vulnerabili come i Neet – not (engaged) in education, employment or training, cioè i ragazzi non impegnati nello studio, né nel lavoro né nella formazione – ma nemmeno i nativi digitali, i creativi, i video-abitanti della rete – si pensi ai giovani rapper di periferia che filmano e diffondono le proprie performance. Il corso, curato dalla Fondazione, aiuterà i cento partecipanti ad avvicinarsi alle professioni di sceneggiatore, fotografo, fonico e montatore cinematografico – i «mestieri segreti», appunto, di chi non va davanti alla macchina da presa. Il corso durerà 72 ore e si terrà a novembre a Milano, alla Fondazione San Carlo (viale Testi 285/A). Per candidarsi: inviare la propria domanda a mestiericinema@caritasambrosiana.it entro il 23 ottobre, allegando curriculum e lettera di presentazione. In https://we.tl/Sf6Q1dJrmq il programma del corso.
«Insieme, fino in Fondo». È il titolo del videocontest aperto sulla piattaforma Zooppa, che entro l’8 novembre «sfida» videomaker e creativi a realizzare video della durata massima di 60 secondi «per raccontare le periferie – non solo geografiche – fuori dagli stereotipi e trasmettere i valori che animano il Fondo Diamo Lavoro (la terza fase del Fondo famiglia lavoro avviato dalla Chiesa ambrosiana nel 2009): collaborazione, partecipazione, fiducia, positività, solidarietà, auto-mutuo aiuto, recupero del senso di comunità», spiegano i promotori. I tre video migliori «si aggiudicheranno il budget di settemila euro e verranno utilizzati da Caritas Ambrosiana per promuovere le donazioni al Fondo». A selezionarli saranno i giovani iscritti al corso «Mestieri segreti del cinema», affiancati da una giuria tecnica.
Creatività e solidarietà. Con questo progetto, spiega Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, «si vuole fare leva sulla creatività delle nuove generazioni per far incontrare le due città che convivono a Milano: la città che si è rinnovata, si fa internazionale, cresce verso l’alto, come il nuovo skyline della metropoli; e la città che ha pagato più duramente la crisi economica, che ancora arranca ed è rimasta inchiodata nelle periferie, non solo quelle urbanistiche». Due le «azioni». E duplice l’obiettivo: «Con il corso, da un lato, Caritas si fa incontro ai giovani delle periferie e col nostro contributo li avvicina al cinema, ai suoi mestieri, ad una prospettiva professionale, secondo la filosofia del Fondo Diamo Lavoro – incalza don Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo –. Dall’altro lato, con il contest aiutiamo i giovani a scoprire, con la realtà delle periferie e i drammi di chi perde o non trova lavoro, la solidarietà e tutti i valori che identificano il Fondo».