Sono stati assolti "perché il fatto
non costituisce reato" gli esponenti politici imputati a Torino
nel processo-bis per lo scandalo delle «spese pazze» degli ex
consiglieri regionali del Piemonte. Tra gli indagati il
segretario piemontese del Pd, Davide Gariglio, e l'attuale
vicepresidente della giunta regionale, Aldo Reschigna. Il gup Daniela Rispoli ha accolto,
nel processo con rito abbreviato, la tesi della stessa procura,
secondo la quale gli episodi di peculato contestati non
costituiscono reato per mancanza di dolo. Una proposta, quella
dei pm, in linea con la richiesta di archiviazione presentata
alla fine delle indagini preliminari. In quell'occasione era
stato il gip, Roberto Ruscello, a ordinare di procedere con la
richiesta di rinvio a giudizio. "Da questo momento in avanti
abbiamo tutte la serenità necessaria per impegnarci ancora di
più sull'importante lavoro di riordino e di rilancio della
Regione". Così il presidente della Regione Piemonte, Sergio
Chiamparino, dopo l'assoluzione di tutti gli imputati, in
prevalenza del centrosinistra, nel processo-bis per la
cosiddetta 'rimborsopoli' piemontese. "Sono state assolte -
sottolinea - persone che ho sempre ritenuto essere persone
oneste, dichiarandolo anche pubblicamente"