Fondazione Gemelli. Festa di Natale con il ministro Guerini e la banda della Marina
Il ministro Guerini e la banda della Marina al Gemelli
Una veduta della hall del Gemelli - Archivio
Il congedo è stato affidato a un saluto speciale, quello delle note della Ritirata di Tommaso Mario. L’esibizione di Natale della banda della Marina è stata un tributo alla solidarietà e alla dedizione degli operatori sanitari, ma allo stesso tempo anche alla tenacia e alla resilienza dei pazienti del Policlinico Gemelli. Un rinnovato segno di vicinanza della Marina Militare, che ha già dedicato il suo calendario 2022 alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs. Un grazie speciale e particolare quello che il Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs ha riservato quest’anno ai suoi 6mila dipendenti per gli auguri di Natale, con una moneta celebrativa, emessa dalla Zecca dello Stato, dedicata alle professioni sanitarie, così intensamente provate dalla pandemia di Covid-19. La moneta celebrativa - parte della collezione numismatica 2021 della Repubblica Italiana - è disegnata da Claudia Momoni, che prenderà parte all’incontro natalizio organizzato dal Servizio Infermieristico, Tecnico e Riabilitativo Aziendale – Sitra del Policlinico Gemelli domani, 15 dicembre, ritrae un uomo e una donna in camice, con la mascherina, uno stetoscopio e una cartellina. In alto, una sola parola, sospesa, essenziale, a caratteri maiuscoli: "Grazie", suggellata a destra da un cuore, e a sinistra da una croce medica. Un dono esclusivo (la moneta è racchiusa in un portamonete da collezione realizzato appositamente per il Policlinico Gemelli), consegnato dal direttore generale Marco Elefanti ai rappresentanti delle varie categorie professionali del Gemelli. «È stato un anno, quello appena trascorso- ha ricordato il dg – ricco di momenti eccezionali: dal grande impegno dell’hub vaccinale presso il Complesso Integrato Columbus, all’acquisizione del ramo d’azienda del Complesso Integrato Columbus, che ha garantito una continuità lavorativa a oltre 650 dipendenti; dall’ambito riconoscimento di Newsweek (miglior ospedale d’Italia), all’accreditamento del Joint Commission International, mai ottenuto prima da un policlinico di queste dimensioni; dal ricovero di Papa Francesco lo scorso luglio, ai cento anni dell’Università Cattolica e ai 60 anni della Facoltà di Medicina, sugellati dalla celebrazione di una messa presieduta dal Santo Padre. Tanti momenti che hanno rafforzato il senso di appartenenza a questa grande comunità impegnata nella cura delle persone». Essenziale è l’albero di Natale del Gemelli, ornato di parole, al posto delle tradizionali decorazioni natalizie a cominciare da quelle donate alla Fondazione Policlinico Gemelli Irccs dal Papa in occasione della celebrazione della Messa per i 60 anni di Medicina: "Ricordo, passione e conforto". «Vi porto il saluto e l’abbraccio dei docenti e degli studenti, pietra fondamentale della nostra Facoltà di Medicina e chirurgia – ha detto il preside della Facoltà Rocco Bellantone -. Ci accomunano alla Marina e alla Difesa un grande spirito di solidarietà e di onore alla dignità, con in più, da parte nostra, quella vicinanza alla persona che sta male, che cerchiamo ogni giorno di difendere, non solo curandone la malattia, ma restituendole quella dignità, che spesso la malattia tende a sottrarre».«Come ricordava il preside della Facoltà di Medicina, quello che ci accomuna è racchiuso in due parole: Patria e Onore, perché ciò che facciamo è reso sempre con onore e grandissimo senso del dovere e di responsabilità – ha sostenuto il capo di Stato Maggiore della Marina Militare Enrico Credendino -. Una missione che porta quotidianamente i vostri e i nostri operatori sanitari a essere in prima linea, a combattere contro il Covid, ora come allora, anche a costo della loro stessa vita».L’avvio delle celebrazioni natalizie al Gemelli è proseguito con la benedizione del presepe da parte di monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica. È un presepe napoletano tradizionale quello allestito quest’anno da Angelo Fino nella hall del Gemelli, una collezione preziosa di statuine del ‘700. «Il presepe che benediciamo quest’anno è ricco, prezioso e speciale – ha sostenuto Giuliodori -. Ma per noi il presepe è la realtà che ci circonda ogni giorno dell’anno, perché ogni giorno qui si coltiva la speranza di chi si aspetta di trovare risposte adeguate a tanti problemi di salute e la speranza nella ricerca. Ma anche la speranza di noi tutti di crescere nella solidarietà, nel sostegno, nell’aiuto e in quella vicinanza a chi soffre, che è il segno distintivo di una umanità che non lascia nessuno indietro, che si prende cura di tutti e, in modo particolare, di chi ha più bisogno».