Rapporto Focsiv. Gli speculatori si accaparrano la terra e i poveri emigrano
Nel ricordo di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano assassinato in Congo che tanto si era speso per la cooperazione internazionale, e dei 331 leader indigeni uccisi nel 2020, è stato presentato in Senato il 4° rapporto Focsiv “I padroni della Terra. Rapporto sull’accaparramento della terra 2021: conseguenze su diritti umani, ambiente e migrazioni”, realizzato nell’ambito del progetto “Volti delle Migrazioni”, cofinanziato dall’Unione europea.
Il rapporto quest’anno è stato dedicato in particolare al “land grabbing”, ovvero il fenomeno dell’accaparramento delle terre, subito messo in evidenza da Ivana Borsotto, presidente della Focsiv: «Siamo a 93 milioni di ettari di terreno in mano agli speculatori del sistema estrattivista. Praticamente un territorio grande come Francia e Germania che non conosce limiti nello sfruttamento».
La Federazione degli organismi cristiani di servizio internazionale e volontariato ha presentato poi una serie di richieste al Parlamento perché solleciti il Governo italiano ad impegnarsi e a prendere ulteriormente posizione su questi temi nei consessi internazionali, anche in vista del pre-summit delle Nazioni Unite, che si terrà a fine mese a Roma.
Dopo la presentazione del rapporto, diversi sono stati i contributi alla tavola rotonda moderata da Romina Gobbo e alla quale hanno partecipato tra gli altri Maurizio Martina, Alessandra Stefani ed Enrico Quarello. In conclusione, Marina Sereni, vice ministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, ha ricordato l’impegno ultradecennale dell’Italia in materia di cooperazione internazionale allo sviluppo «in continuo aggiornamento» e di quanto «resta prioritario il tema della sostenibilità agricola e della sicurezza alimentare. Così come della promozione e della ricerca, coerentemente con gli obiettivi della sostenibilità».
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