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POLITICA. Fli si spacca al Senato Pontone torna nel Pdl

giovedì 17 febbraio 2011
Il senatore Franco Pontone ha deciso di lasciare il gruppo del Fli e, a quanto si apprende da fonti della maggioranza, sta per rientrare nel Pdl. L'uscita di Pontone non è una sorpresa, visto che era da tempo in sofferenza verso il Fli ed era rimasto nel gruppo perché il suo addio avrebbe ridotto a nove i senatori finiani con l'impossibilità di formare un gruppo che deve essere di minimo dieci senatori. L'ex amministratore di An starebbe per formalizzare il suo addio in giornata. Con l'uscita ieri di Giuseppe Menardi il Fli al Senato non può più formare un gruppo e questo ha facilitato la decisione di Pontone.IL COMMENTO DI FINIIl presidente della Camera Gianfranco Fini, in un intervento che apparirà domani sul Secolo d'Italia e anticipato oggi dal suo portavoce, non cita i transfughi, ma ammette che «il progetto di Futuro e Libertà sta attraversando la fase più negativa da quando ha mosso i primi passi». «La difficoltà di Fli e la ritrovata baldanza dei gerarchi del PdL sono infatti fenomeni tutti interni al ceto politico, sentimenti di chi teme per il proprio status di ministro o di parlamentare o di chi aspira a divenire sindaco, assessore o per lo meno consigliere comunale», aggiunge Fini, che si arrende all'idea di un allargamento della maggioranza di centrodestra a Montecitorio, grazie al cedimento di parlamentari dell'opposizione alle "sirene" berlusconiane. GUZZANTI IN GRUPPO «RESPONSABILI»«È con grande soddisfazione personale e politica che accogliamo l'onorevole Guzzanti come indipendente liberale nel nostro gruppo, sicuri che porterà uno straordinario contributo culturale e politico alla nostra attività parlamentare». Così Luciano Sardelli, capogruppo di Iniziativa Responsabile, annuncia l'adesione di Paolo Guzzanti al gruppo.NASCE A SENATO GRUPPO «AUTONOMIE»Dovrebbe vedere la luce in tempi rapidi al Senato un nuovo gruppo che si chiamerà Per le autonomie e che nasce da «una scissione con la componente dell'Udc». A spiegarlo è la senatrice Helga Tahler, tra le promotrici dell'iniziativa. «La prima cosa che voglio mettere subito in chiaro - precisa - è che noi non saremo l'equivalente del gruppo dei Responsabili che si è creato a Montecitorio, come pensa qualcuno. No, niente affatto. Noi vogliamo restare dove siamo e cioé in difesa delle autonomie senza schierarci né con la maggioranza, né con il terzo polo, né con la destra, né con la sinistra». Pertanto la "nascita" del nuovo organismo parlamentare, sottolinea, «dovrà essere considerata come una scissione dal gruppo unitario che avevamo insieme all'Udc. Ma l'idea è quella di prendere posizione provvedimento per provvedimento. A seconda che le varie norme corrispondano o meno a quelli che sono i nostri convincimenti di autonomia e indipendenza».«E sono interessati a questo progetto - aggiunge Helga Tahler - alcuni senatori che erano nella nostra componente sin dall'inizio come Giulio Andreotti, Manfred Pinzger, Antonio Fosson. Poi sembrano guardare con attenzione alla nostra iniziativa Adriana Poli Bortone, Maria Giuseppina Castiglione e Piergiorgio Massidda». Tra i nomi che circolano che potrebbero aderire al nuovo gruppo ci sono anche quelli di Raffaele Fantetti e Riccardo Villari. E l'ex Fli Giuseppe Menardi? «Ci siamo parlati ieri per la prima volta - racconta ancora la Tahler - e ha mostrato dell'interesse visto che mi ha spiegato di non voler più restare in Fli, ma di non voler tornare nel Pdl». E, secondo alcuni "autonomisti", anche altri possibili "fuoriusciti" di Fli potrebbero aderire all'iniziativa. «La nostra - sottolinea Adriana Poli Bortone - non sarà un'adesione tout court alla politica della maggioranza. Valuteremo caso per caso. Ad esempio per quanto riguarda il federalismo vogliamo prima capire cosa prevederà davvero alla fine per il Sud. Non saremo affatto come i Responsabili alla Camera. Noi daremo il nostro sostegno a seconda delle circostanze e se si risponderà a quelli che sono i nostri convincimenti. Il gruppo si annuncia piuttosto eterogeneo, ma sembrano obiettivi compatibili». È ancora prematuro parlare ora di chi sarà il possibile capogruppo di questa nuova formazione, spiegano, ma quello che si sa è che sarebbero stati avviati contatti anche con alcuni esponenti del Pd come Claudio Molinari ex sindaco di Riva del Garda. Ma perché comunque questa scissione proprio ora? «All'inizio della legislatura - aggiunge Olga Tahler - avevamo fatto dei patti con l'Udc come quello che riguardava la presidenza del gruppo. Metà della legislatura sarebbe dovuta toccare a loro e l'altra metà a noi. E invece... E poi loro sono entrati a far parte di questo "Terzo Polo", mentre noi non vogliamo schierarci proprio con nessuno. La nostra forza è l'autonomia e autonomisti intendiamo restare».