Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato ieri a maggioranza una delibera per il ' conferimento della cittadinanza onoraria a Beppino Englaro'. Hanno votato a favore della proposta presentata da Alessandro Falciani, capogruppo del Partito socialista, 22 consiglieri su 41 presenti, 16 i contrari, 3 gli astenuti. La votazione è avvenuta nel tardo pomeriggio dopo ore di acceso dibattito e dopo la bocciatura di una proposta di rinvio presentata dal capogruppo del Partito democratico, Rosa Maria De Giorgi, raccogliendo il tentativo di mediazione del sindaco Leonardo Domenici che aveva proposto di «trovare un’altra modalità per esprimere la solidarietà ad Englaro » , anche per evitare una spaccatura non solo all’interno dell’Assemblea ma anche, e forse soprattutto, all’interno del suo partito dove la stessa De Giorgi aveva in precedenza definito « una provocazione » la proposta di Falciani. Spaccato il Pd, compatta invece l’opposizione nel contestare l’uso politico della cittadinanza onoraria finora concessa all’unanimità e a personaggi del calibro di Chiara Lubich o di Kofi Annan. Immediato il commento e la presa di posizione della Chiesa fiorentina, che parla di tentativo « di dare un tono di protagonismo a un finale di legislatura perlomeno problematico, approvando la concessione della cittadinanza onoraria a Giuseppe Englaro, protagonista di una delle vicende più laceranti per la convivenza civile del nostro Paese. Opporsi a questa improvvida decisione non vuole dire opporsi alla persona del signor Englaro o voler mancare di rispetto alla sua dolorosa vicenda familiare. Ma dopo aver assicurato rispetto e comprensione, si ritiene doveroso affermare con nettezza che l’atto che una parte del Consiglio comunale ha voluto imporre a tutta la città appare pretestuoso, offensivo e distruttivo» . «La pretestuosità più evidente – si legge ancora nella nota diffusa dall’ufficio stampa della diocesi – è nel voler imporre alla città una scelta che serviva soltanto a segnare i confini di una parte politica e a spostarli in direzione di un più accentuato laicismo, rispetto a quanto gli stessi cittadini avevano voluto esprimere nelle recenti elezioni primarie di quello stesso settore politico » . « Ma l’offesa più grande – si legge ancora – è stata fatta verso i genitori, fratelli, amici e gruppi di volontari che si stringono attorno ai loro oltre 2500 cari che vivono in situazioni similari a quelle da cui è stata strappata a forza Eluana Englaro». Parlando di «sciagurata delibera» e di mancanza di interesse per la «convivenza civica», la Chiesa fiorentina annuncia che sulla sacralità della vita «non farà mai un passo indietro e denuncerà con forza ogni sopruso, perché tale è l’atto nefasto appena deciso» . Ma Firenze oggi replica: si riunisce stamani in seduta addirittura straordinaria il Consiglio regionale della Toscana per discutere e votare degli atti presentati sul tema del testamento biologico e sulla vicenda di Eluana Englaro. Sul tavolo, la proposta di risoluzione sull’urgenza di una legge di disciplina del testamento biologico, presentata dal Pd, e le mozioni presentate da vari gruppi politici ( Ps, Sd con Prc, Verdi, Gruppo misto).