Attualità

IMMIGRAZIONE. Fini: rispetto agli stranieri, anche senza permesso

sabato 8 agosto 2009
«Il lavoratore merita rispetto, anche se non ha il papier, il documento. Poi ci si può dividere sulle politiche dell'immigrazione ma è inammissibile considerare il lavoratore non un uomo o una donna ma un momentaneo supporto di cui ha bisogno una società». È quanto afferma il presidente della Camera Gianfranco Fini nel suo intervento alla commemorazione per il 53° anniversario della tragedia di Marcinelle in Belgio.«Chi lascia la propria terra lo fa perchè ne ha bisogno, ma poi si mettono radici, nascono i figli, ci sono le seconde e terze generazioni: non si è più stranieri» ha affermato ancora lo stesso Fini nel suo intervento.Secondo il numero uno della della Camera, gli immigrati «non sono ospiti momentanei». «Chi lo pensa e parte con il presupposto che poi vadano via non ha capito nulla perchè -rimarca ancora Fini- non conosce la nostra storia». Fini poi parla di «nuovi italiani, italiani che saranno tali anche se sono nati altrove».