Migranti. Fermato a Londra la "mente" del traffico di migranti
Il barchino soccorso dalla nave Ong Aita Mari
Si era nascosto a Londra, dove continuava ad operare i suoi "afffari": traffico di migranti dal Nord Africa all'Eueopa. Con un'operazione congiunta gli 007 italiani e inglesi - la National crime agency britannica con l'intelligence italiana - lo hanno arrestato nella capitale britannica. Si tratta di Ahmed Abeid, un quarantenne egiziano, capo di una estesa rete di facilitazione e contrabbando attiva tra la Libia, l'Egitto e l'Italia, responsabile dell'organizzazione di numerose traversate con pescherecci dalla Libia verso l'Italia. L'uomo si era trasferito dall'Italia a Londra, da dove operava attivamente coordinando la sua rete ed è sospettato di lavorare con reti di trafficanti che organizzano la partenza di barconi carichi di centinaia di migranti per volta. Come quello che ha lasciato la Libia lo scorso ottobre con 640 persone a bordo che sono poi state soccorse dalla guardia costiera italiana, informa la Nca. Destino analogo per 265 partiti sempre dalle coste libiche a dicembre. Nell'aprile di quest'anno, inoltre, altre due operazioni di soccorso hanno riguardato due barconi con 600 persone a bordo in ognuno. La Nca fa sapere di aver lavorato strettamente con i magistrati e la Guardia Costiera italiana nell'investigazione. L'arrestato è considerato la "mente" del traffico di migliaia di migranti ed organizzava la sua attività dall'Inghilterra.
Arrivi continui a Lampedusa
Quattro sbarchi, per un totale di 168 persone arrivate, durante la notte a Lampedusa. Mercoledì, sull'isola, ci sono stati 11 approdi con complessive 408 persone. Gli ultimi barchini soccorsi sono salpati da Sfax, in Tunisia, e avevano a bordo da un minimo di 31 ad un massimo di 53 migranti. Fra loro anche numerose donne e minori. Ai soccorritori hanno dichiarato di essere originari di Etiopia, Somalia, Sudan, Guinea, Costa d'Avorio, Mali, Camerun, Gambia e Burkina Faso e di aver pagato fino a 2.500 dinari tunisini per la traversata. All'hotspot dell'isola, dove sono stati portati tutti, ci sono al momento 807 ospiti, a fronte dei poco meno 400 posti disponibili. La prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 563 degli 807 migranti presenti nell'hotspot di Lampedusa. Intanto, due barchini con a bordo almeno 13 migranti, fra cui donne e minori, sono approdati sulla spiaggia di Cattolica Eraclea, nell'Agrigentino. A bloccarli sono stati i poliziotti che li hanno trasferiti a Porto Empedocle e hanno avviato le ricerche di eventuali altri migranti allontanati dopo lo sbarco.
La nave Dattilo con 600 persone trasferite a Reggio Calabria
È intanto approdata nel porto di Reggio Calabria la nave "Dattilo", della Guardia costiera, con a bordo 600 migranti partiti mercoledì sera da Lampedusa, dove erano ospitati nel centro d'accoglienza. I migranti, tutti uomini ed una sola donna, saranno distribuiti sulla base del piano di riparto stabilito dal ministero dell'Interno. Soltanto trenta rimarranno a Reggio e saranno ospitati nel centro di prima accoglienza di Gallico. Cento raggiungeranno altre località in Calabria e tutti gli altri verranno trasferiti in altre regioni. Centodieci, in particolare, verranno portati nel Lazio ed altrettanti in Campania, 98, inoltre, saranno portati a Bari per essere fotosegnalati dalla polizia di stato.
In 172 soccorsi dalla nave Ong Aita Mari verso salerno
La Aita Mari della Ong spagnola Salvamento maritimo humanitario ha soccorso 172 migranti in un'operazione congiunta con Nadir di Resqship. Erano nel gruppo di sette barche a sud-ovest di Lampedusa, con a bordo complessivamente 294 persone: ne rimarrebbero dunque 122 in attesa di salvataggio. Alla nave Ong intanto con i suoi 172 migranti è stato assegnato il porto di Salerno. "Aita Mari naviga verso Salerno, porto di sbarco indicato dall'Italia, a piu' di un giorno e mezzo di navigazione".