Fatma Yilmaz . "La mia vita appesa a quel foglio che mi darebbe serenità"
Fatma Yilmaz
«La mia vita è come appesa a un foglio. Sono legata alla burocrazia e non è una bella situazione, anche dal punto di vita emotivo. Acquisire la cittadinanza mi darebbe una grande serenità». Fatma Yilmaz è una ventisettenne che risiede a Grosseto sin da quando aveva otto anni, quando si è trasferita dalla Turchia con la famiglia.
Ha una laurea magistrale in scienze politiche, ma a causa del suo passaporto non può partecipare a concorsi pubblici aperti dal ministero degli Esteri, da organismi europei e organizzazioni internazionali. Ha perso il padre in un incidente stradale quando era bambina, vive con la madre, ha un lavoro stagionale come receptionist in un campeggio, che però non le permette di avere i requisiti necessari per poter presentare la domanda di cittadinanza. «Anche mia madre si trova nella stessa situazione e questo ci crea una grande ansia, perché non possiamo avere nemmeno la carta di soggiorno, ma solo il permesso. Eppure la nostra vita è qui e non altrove».