«Le battaglie ideologiche si fanno sui principi non sulla tecnicalità di un tributo. Ecco, questa è la mia posizione, la posizione dell’Anci: rifiutare la logica dello scontro politico, sottrarci a questo inutile referendum "Imu sì-Imu no"...». Piero Fassino, il presidente dei sindaci italiani, vuole solo una soluzione che non penalizzi i comuni e "chiama" Letta: «Nessuno prenda una decisione senza condividerla con noi. Per noi questo è essenziale, per noi è la priorità».
Ci crede? Abbiamo incontrato il presidente del Consiglio mercoledì scorso. Ci ha dato assicurazioni nette. E ora siamo pronti a sederci a un tavolo per ragionare e costruire insieme la proposta più utile. Dico solo una cosa: facciamo in fretta, trascinare a lungo il dibattito può essere un errore...
Berlusconi non media: l’Imu non si paga, minaccia. Crede che lo scontro possa portare a una crisi?Non me lo auguro, davvero non me lo auguro. Sarebbe un clamoroso errore forzare fino a quel punto. E non vorrei che strumentalmente si cerchi una ragione per aprire una crisi e si punti a cavalcare lo scontro sull’Imu per arrivare a quell’obiettivo. Io dico solo una cosa: ha ragione il capo dello Stato, è l’ora di pensare all’Italia, di privilegiare l’interesse del Paese che è la stabilità. Non possiamo certo essere precipitati in una crisi dagli esiti drammatici.
Quali sono le richieste dell’Anci?Se si conferma l’Imu tocca a noi decidere come gestirla e tocca a noi rispondere poi ai cittadini della scelta fatta. Tocca a noi stabilire se mettere l’imposta, se toglierla, se ridurla, con che aliquota e a chi... Si riconosca che questa è una titolarità dei comuni.
Passiamo al punto due, alla seconda richiesta. Va mantenuta la compartecipazione all’Irpef. I comuni sono in ginocchio e qualsiasi sia la proposta a cui arriveremo l’ammontare globale delle risorse su cui possiamo contare non può essere ridotta. Sono 12 anni che subiamo tagli, siamo arrivati al limite.
Ha letto le nove proposte del ministro Saccomanni...In questo momento mi interessa fissare i punti che interessano all’Anci.
Berlusconi dice "via l’Imu" e lei?Insisto: credo sia sbagliato dare una piegatura ideologica alla questione. In ogni caso chi propone di abolire l’Imu deve dire con quali risorse verrà sostituita. E deve dirlo immediatamente perché oggi l’Imu è la principale fonte di vita dei comuni.
C’è un modo per sostituire la tassa?Eh no, questo è un onere che spetta ad altri e questa è una discussione che va fatta con serietà, cifre alla mano, con simulazioni. Non se ne può parlare in astratto, ideologicamente, senza valutare le conseguenze concrete determinate da una scelta o da un’altra.
Diceva che le casse dei comuni sono vuote, ma siete stati voi sindaci a far salire le addizionali...Siamo stati costretti: negli ultimi 4 anni i comuni hanno subito tagli per 8 miliardi e mezzo di euro mentre l’ammontare dei tributi imposti dai sindaci è di 5 miliardi e mezzo. E quindi con un saldo negativo di tre. Lo dico chiaro: la spesa degli Enti locali non è comprimibile oltre ogni limite. E aggiungo: purtroppo troppo spesso parlano di queste cose persone che non solo non hanno mai gestito un comune, ma che non
sarebbero nemmeno in grado di gestire in condominio. Ce l’ha con Saccomanni?No, non con il ministro. Ce l’ho con qualche burocrate di via XX Settembre che si occupa di finanza locale e taglia le nostre risorse con allegra disinvoltura pensando che i sindaci sono gente che spende senza guardare a come spende. Questo è offensivo. I sindaci la spending review la fanno tutti i giorni; io ogni mattina mi alzo e mi preoccupo di come trovare i soldi, di come spendere meglio... Forse meriteremmo più rispetto.