Attualità

IL CASO. Nuove polemiche con la stampa estera Arrivano le critiche del «New York Times»

martedì 7 luglio 2009
Nuove polemiche della stampa estera sul governo italiano e la gestione del G8 all'Aquila. Dopo l'attacco pesante del quotidiano britannico Guardian di ieri, oggi è la volta dell'americano New York Times. Barack Obama prenda con decisione la guida del G8 de L'Aquila. L'invito al presidente americano èrivolto dal New York Times, che in un editoriale lamenta la "debolezza politica" dei Grandi presenti nel capoluogo abruzzese e "l'imperdonabile rilassatezza nella programmazione" mostrata dal governo italiano, il cui premier è "impegnato a difendersi dalle accuse dei quotidiani". Tutto questo, scrive NYT, "lascia poco spazio all'ottimismo. Se non si vorrà perdere tempo ed energie - aggiunge il quotidiano Usa - Obama dovrà prendere le redini di questa sessione. È arrivato il momento che lui trasformi il credito diplomatico conquistato negli ultimi sei mesi in capitale diplomatico".Tocca a Obama, continua il quotidiano, "premere sulla Germania affinchè investa di più negli incentiviall'economia" e sugli altri leader affinchè "contengano i propri pericolosi impulsi protezionisti". Allo stesso modo, serve "un fermo impegno dai G8, Russia inclusa, perché si vada a sanzioni efficaci se l'Iran non rinuncia ai suoi appetiti nucleari". Quanto al clima, Obama dovrà invece restare in ascolto su un tema in cui gli Stati Uniti sono "arretrati" rispetto agli europei. Il presidente americano "farebbe bene ad ascoltare e, una volta rientrato in patria, premere sul Congresso per una più coraggiosa riduzione delle emissioni".A metà articolo arriva l'affondo contro il governo italiano. "Tradizionalmente", sostiene il quotidiano, "l'ospite imposta il tono, i temi e l'agenda di questi appuntamenti. Ma il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, nelle recenti settimane ha impegnato la maggior parte delle proprie energie politiche per parare le accuse sferrate dai quotidiani, secondo i quali ha frequentato escort e ha ospitato minorenni vestite in modo succinto". Il NYT sentenzia: "Uomo di spettacolo: forse. Leadership: no". Il quotidiano ne ha, comunque, per tutti i leader presenti, meno "folkloristici" di Berlusconi, ma "non molto più utili". La tedesca Angela Merkel "ha puntato i piedi" sul pacchetto di stimolo, il britannico Gordon Brown "tiene ormai un basso profilo", il giapponese Taro Aso "è impopolare in patria", il premier canadese Stephen Harper guida "un governo di minoranza" e il presidente russo, Dmitry Medvedev, "continua a lavorare all'ombra" di Vladimr Putin. Quanto a Nicolas Sarkozy, il presidente francese "è saldo politicamente in patria" ma "non pare avere una coerente agenda internazionale". Tocca a Obama, conclude NYT, "rinvigorire" i temi del G8, dall'economia al clima, fino "all'aiuto alle nazioni più povere del mondo". Ieri le critiche del Guardian e la risposta di Frattini. L'Italia fuori dal G8, dentro la Spagna. È quanto ha ipotizzato oggi il quotidiano britannico The Guardian in un articolo intitolato "All'interno del G8 crescono le voci di un'espulsione dell'Italia" e secondo cui i piani del summit sarebbero "caduti nel caos". Il giornale prevede un futuro vertice senza l'Italia, "sostituita dalla Spagna che ha un più alto reddito pro capite" e riporta alcune affermazioni di alti funzionari occidentali, secondo i quali "il G8 è un club, con la sua quota partecipativa da pagare. L'Italia non lo sta facendo".  Secondo la fonte citata "gli italiani - nell'organizzazione del summit - sono stati terribili. Non ci sono né metodi, né programmi". Il giornale scrive che, negli ultimi giorni, in assenza di iniziative concrete in agenda, gli Usa hanno preso il controllo della situazione, organizzando una "teleconferenza tra gli sherpa, in un ultimo disperato tentativo di inserire degli obiettivi nel summit". Un analista della New York University, Richard Gowan, citato dal giornale, critica duramente la presidenza di Silvio Berlusconi: "Gli italiani non hanno idee e hanno deciso che la cosa migliore è propagandare un' agenda molto sintetica per nascondere il fatto che non hanno realmente un'agenda".Immediata la reazione del governo italiano. La Farnesina si è scagliata contro il quotidiano. "Spero che esca il Guardian dai grandi giornali del mondo", ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini. "Queste" ha tagliato corto Frattini, oggi a Bucarest per un incontro bilaterale "sono buffonate, sono sciocchezze". Quanto alla Conference call citata dal Guardian, fonti della Farnesina riferiscono che c'è stato "un evidente fraintendimento con gli americani, ma questo riguardava il G20 di Pittsburgh di settembre e non il G8 de L'Aquila". "Un caso di fuoco amico" ha scritto il ministro sulla sua pagina di Facebook, "che toppa del Guardian, scambia l'Italia per la Gran Bretagna. Dice che gli Usa hanno preso in mano l'organizzazione del G8 dirigendo una conference call e non si accorge che si trattava invece del G20. Se fossero così onesti da riconoscerlo".