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Stupro di Piacenza. «Sono disperata, io riconosciuta da quel video». Rimosso dai social

Redazione internet martedì 23 agosto 2022

Screenshot del tweet con il video di Piacenza cancellato perché viola le regole del social network

Facebook, Instagram e Twitter hanno rimosso il video dello stupro di Piacenza perché viola le loro regole. Il video era stato condiviso anche da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. Al posto del tweet sul profilo di Meloni appare la scritta "Questo tweet ha violato le regole di Twitter", corredata da un link che rimanda alle norme della piattaforma. Mentre sui social del gruppo Meta, invece, le norme violate sono quelle relative al cosiddetto "Sfruttamento sessuale di adulti".
La Procura di Piacenza ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di 'diffusione senza consenso di materiale riproducente atti sessuali' in relazione al video dello stupro di Piacenza diffuso da alcune testate giornalistiche, siti e dal profilo Facebook di Giorgia Meloni. Sono in corso accertamenti della Questura e della Polizia Postale.
Anche il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un'istruttoria per accertare eventuali responsabilità da parte dei soggetti che a vario titolo e per finalità diverse vi hanno proceduto e avverte tutti i titolari del trattamento a verificare la sussistenza di idonee basi giuridiche legittimanti tale diffusione. Il Garante si riserva di adottare eventuali provvedimenti di sua competenza.

La donna ucraina vittime dello stupro che vive in Italia da diversi anni ha parlato per la prima volta con gli investigatori: "Sono disperata, mi hanno riconosciuta da quel video" ha riferito, stando a quanto appreso dall'agenzia di stampa Agi, nell'ambito dell'indagine sulla violenza subita per strada nella città emiliana. Il video in cui la 55enne si è riconosciuta era stato pubblicato quello stesso giorno da alcune testate giornalistiche e poi riproposto anche da alcuni politici, scatenando una forte polemica online.

Nel contempo il Gip del tribunale di Piacenza ha convalidato l'arresto per il 27enne originario della Guinea, accusato di aver violentato in strada, domenica mattina all'alba, una 55enne ucraina. La Procura, con il pm Ornella Chicca, ha chiesto il carcere, mentre la difesa, l'avvocata Nadia Fiorani, ha chiesto la liberazione. Il giudice si è riservato di decidere nelle prossime ore sull'applicazione di una misura cautelare.
L'arrestato, operaio incensurato, in Italia dal 2014 e richiedente asilo, ha risposto alle domande, fornendo una sua versione dei fatti. Avrebbe detto di non aver avuto alcuna volontà di fare del male alla donna, ma di essersi avvicinato per soccorrerla, pensando che stesse male e respingendo dunque le accuse. Ha detto anche di non essere a conoscenza di un video dell'episodio, filmato che nelle ultime ore ha scatenato una valanga di polemiche politiche. Il giovane, che risiede a Reggio Emilia, ha riferito inoltre, di aver passato la notte tra sabato e domenica in una discoteca.
"Il mio assistito ha dato un'articolata versione al giudice durante l'interrogatorio di convalida - ha confermato la sua legale, Nadia Fiorani - sostenendo che non aveva nessuna intenzione di aggredire né di fare del male alla donna".