Elezioni. Quali sono i partiti più “strani” in corsa per un posto a Bruxelles
Giovedì 6 giugno in Olanda sono ufficialmente aperte le urne per il rinnovo del Parlamento europeo. Venerdì 7 sarà il turno di Irlanda e Repubblica Ceca, poi via via tutti gli altri Paesi membri. Circa 370 milioni di cittadini saranno chiamati al voto per eleggere i loro nuovi rappresentanti a Bruxelles. Popolari, socialisti, conservatori, verdi, ma non solo: nelle liste spiccano diversi partiti decisamente "strani" che cercheranno di conquistare un posto all'Europarlamento.
Cominciamo dalla Germania, dove i cittadini potranno scegliere di votare due partiti decisamente "bizzarri" nelle loro proposte: il Partei für schulmedizinische verjüngungsforschung e Die Partei. Il nome del primo può essere tradotto in Partito per la ricerca medica convenzionale sul ringiovanimento: l'obiettivo, appunto, è quello di investire nella medicina o biotecnologia del ringiovanimento che, come si legge nel sito, potrebbe essere utilizzata più volte a intervalli regolari e consentire alle persone di vivere una vita sana per un tempo indefinito. Questo anche rallentando l'accumulo dei danni già provocati da una malattia oppure utilizzando un approccio "riparativo". Il secondo, invece, tra le altre cose si impegna a porre un tetto a livello europeo ai prezzi della birra (3 euro per mezzo litro) e del kebab (3 euro). Costo massimo per un menù completo? 5 euro.
In Ungheria c'è invece il "Partito del cane a due code", che pochi mesi fa avevano lanciato online un bando per candidarsi. Si tratta di un gruppo satirico pro-cannabis e contro la corruzione, che mira a costituire il Robin Hood Fund, per ridurre le disuguaglianze tra le regioni organizzando le comunità a livello subregionale. Sempre un animale come simbolo per il partito svedese dell'Ond Kyckling, traducibile in "Partito del pollo malvagio", che sostiene una riforma della legge sul copyright e una maggiore libertà di Internet. Alle elezioni in Svezia nel 2022 ottenne 39 voti, risultando - ironizzano i membri sul proprio sito - il 36° partito del Paese con lo 0,00060205681131570% delle preferenze. Adesso puntano a raggiungerne 100.
Infine, in Spagna c'è il partito Escanos en Blanco (Seggi vuoti o in bianco). E per questo nella propria homepage presenta un profilattico con la bandiera dell'Ue sullo sfondo. Il loro programma elettorale si esprime in un solo articolo, che recita: «Se eletti, i nostri deputati non entreranno in carica». Un modo per protestare contro le istituzioni spagnole e comunitarie, dove - sottolineano i membri nel proprio sito - vincono il malcontento del popolo e l'astensionismo.