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Vulcani. Allerta rossa per l'Etna e lo Stromboli. Chiuso l'aeroporto di Catania

Cinzia Arena venerdì 5 luglio 2024

Il cratere Voragine e quello di Bocca Nuova

Allerta rossa in Sicilia per l’eruzione dei due principali vulcani, l’Etna e lo Stromboli, che stanno causando disagi con una pioggia di cenere nera, colonne di fumo e la chiusura dell’aeroporto di Catania.

La Sac, società di gestione dell'aeroporto Fontanarossa ha annunciato stamattina che l'Unità di crisi ha disposto la chiusura dei settori di spazio aereo B2 e B3. La pista è inagibile a causa di una copiosa ricaduta di cenere vulcanica e sono sospesi sia gli arrivi che le partenze. Le operazioni di volo riprenderanno dopo la pulizia delle piste. Al momento si stima dopo le 15. La società che gestisce lo scalo invita pertanto i passeggeri, prima di recarsi in aeroporto, a verificare lo stato del proprio volo con le compagnie aeree.

Già ieri sera si era reso necessario un ridimensionamento dell’operatività dello scalo con arrivi e partenze contingentate e ridotte a cinque ogni ora. Tutta la città, e i paesi del versante Sud-Est del vulcano si sono svegliati coperti di cenere con strade, marciapiedi ed auto di ampie porzioni di città e provincia ricoperte dalla 'sabbia nera'.

Stamattina il sindaco di Catania Enrico Trantino ha emanato un'ordinanza con cui vieta, per le prossime 48 ore, la circolazione di mezzi a due ruote (cicli e motocicli) e limita la percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 Km/ora in tutte le strade del territorio comunale. Il Comune ha inoltre disposto di depositare la sabbia vulcanica, eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni, in prossimità delle abitazioni. Urgenti disposizioni sono state dettate anche per i responsabili dell'ecologia cittadina, affinché vengano subito avviate le operazioni di rimozione della cenere dalle strade.

Il vulcano più alto d'Europa nelle scorse settimane aveva visto il cratere centrale, detto "Voragine", dare spettacolo con un’eruzione intensa ma innocua e con un riversamento di lava verso l’altro cratere di Bocca Nuova. Da ieri come reso noto dall'Ingv (l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) si sono create delle fontane di lava, naturale evoluzione della precedente attività stromboliana. Il vulcano ha modificato il 'comportamento' di questo stesso cratere dando vita a un'attività parossistica che, spiegano i vulcanologi, produce una colonna di fumo che raggiunge l'altezza di circa 4500 metri e si propaga in direzione Sud est", con "ricaduta di cenere su diversi abitati dell'area sud orientale etnea e fino a Catania". Il fenomeno è visibile ad occhio nudo dalla città. Si sono verificati episodi di tremore vulcanico localizzati poco a est del cratere Voragine ad un'altezza di circa 2900 metri sul livello del mare. “L'analisi dei dati delle deformazione del suolo evidenziano un pattern complesso e ancora in rapida evoluzione" sottolineano gli esperti.

Il cratere Voragine si trova sull'area sommitale del vulcano, insieme ad altri tre crateri, Bocca Nuova, cratere di Nord Est e cratere di Sud Est: è quest'ultimo a far raggiungere l'Etna i 3351 metri. L'Ingv di Catania ha emesso un bollettino di avviso per il volo, un Vona, di colore rosso, in cui stima l'altezza della nube.

Il cratere Voragine e quello di Bocca Nuova - Reuters

Situazione meno complessa per lo Stromboli. Dal vulcano eoliano nel pomeriggio di ieri si è sprigionato un flusso piroclastico che si è rapidamente sviluppato lungo la Sciara del fuoco raggiungendo la linea di costa e propagandosi in mare per diverse centinaia di metri. Dalla Sciara del Fuoco si è sollevata una colonna di cenere che ha raggiunto l'altezza di circa 2000 metri. Anche in questo caso l'analisi dei dati di deformazione del suolo mostra leggere deformazioni e spostamenti delle stazioni monitoraggio sismico.

Per i due vulcani è stato deciso nella giornata di ieri il passaggio allo stato di allerta rossa e l’avvio della fase operativa di preallarme. "Il passaggio del livello di allerta è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza", si legge in una nota. L'innalzamento dell'allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Il dipartimento della Protezione civile le informazioni con la struttura di Protezione civile della Regione siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali.

La colata in mare dello Stromboli - Fotogramma