Attualità

Caldo. Esodo estivo, un italiano su due a rischio per aria condizionata

Danilo Poggio venerdì 3 agosto 2018

Nei giorni del grande esodo, un italiano su 2 (49%) è a rischio sbalzo termico da aria condizionata. Temperature eccessivamente basse in auto possono infatti portare a disidratazione (53%), laringiti e faringiti (62%) e, unite all'escursione termica dell'esterno, alterare lo stato di salute delle vie respiratorie (44%). È quanto emerge da uno studio di In a Bottle condotto su circa 50 esperti tra medici e nutrizionisti per capire quali sono i rischi in vista del grande esodo e le regole per affrontarlo al meglio.

Quali sono gli errori più comuni fra chi si prepara ad andare in vacanza? Per 6 esperti su 10 (58%) gli italiani partono "per nulla informati dei rischi" che un viaggio simile può rappresentare per la salute e la sicurezza, propria e degli altri. Secondo un intervistato su 3 (32%), i connazionali ancora non conoscono il concetto di partenze intelligenti, poiché al massimo cercano di tenere conto dell'orario per evitare di restare incastrati nelle ore di punta. Diversa invece è l'attenzione verso il proprio stato fisico che, secondo gli esperti, viene giudicata scarsa (29%) o poco rilevante (32%).

Eppure la vera insidia nascosta potrebbe essere un'altra: l'aria condizionata.
"Bisogna stare attenti agli sbalzi termici, in particolare se mettiamo il versante delle infezioni respiratorie - afferma il virologo Fabrizio Pregliasco - Se c'è un passaggio drastico dal freddo al caldo e viceversa la barriera protettiva può essere facilmente superata e rischiare alcuni disturbi come laringiti, faringiti e bronchiti. In più - aggiunge Pregliasco - l'uso eccessivo del condizionatore può portare a disidratazione per via dell'aria secca e può determinare il colpo di calore specialmente rispetto al clima esterno. È bene quindi scegliere l'opzione deumidificatore al 50% e ricordarsi di spegnere il condizionatore verso la fine del viaggio in modo da diminuire l'impatto con l'esterno quando si scende dall'auto".

Tra le raccomandazioni, prevale sempre quella più tradizionale: tenersi una bottiglia accanto e bere regolarmente. Ma quanta acqua è necessaria per evitare il rischio disidratazione da sbalzo termico? Spiega Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo dell'Università Campus Biomedico di Roma: "Se le condizioni di viaggio sono ottimali e se l'aria condizionata è regolata a un livello
adeguato, è opportuno bere ogni due ore 150-200 cc di acqua. Se invece le condizioni sono più intense, tale quantità è consigliata anche ogni ora".